Eurovision 2024, la canzone di Israele a rischio: "Niente politica", è bufera
L'Eurovision Song Contest potrebbe escludere la canzone che rappresenta Israele. Il motivo è sui riferimenti politici del brano pop scelto per rappresentare lo Stato ebraico all’Eurovision, a partire dal titolo "Pioggia d’ottobre" di Eden Golan, come l'attacco di Hamas del 7 ottobre. "Il regolamento del festival musicale vieta riferimenti politici. Kan , la rete pubblica, sta discutendo con gli organizzatori e — rivelano i giornali locali — non sarebbe disposta a far modificare le parole o a presentare un altro brano", spiega il Corriere della sera.
Contro il regime? La sinistra dimentica le strizzate d'occhio agli oppressori
Il ministro della Cultura israeliano Miki Zohar ha dichiarato che "la squalifica sarebbe una decisione scandalosa. Il testo esprime i nostri sentimenti in questo momento e non è politica". Il brano è in inglese. con ele ultime parole quasi sussurrate: "La vita non è un gioco per codardi / Mentre il tempo passa / Ogni giorno / sto perdendo la testa". Tuttavia Golan dovrebbe cantare la parte finale in ebraico: "Non resta più aria per respirare / Nessun posto, nessun me giorno dopo giorno / Erano tutti bravi bambini, ognuno di loro". La politica tuttavia negli ultimi anni è entrata eccome sul palco dell'Eurovision che ha lasciato la Russia fuori dall’edizione del 2022, poi vinta dall’Ucraina.