Cellulare alla guida, patente sospesa 15 giorni: le novità del codice della strada
Una battaglia portata avanti da oltre un decennio. Per la difesa della vita, per la tutela della salute e per un cambiamento culturale diventato indispensabile. Un'evoluzione normativa giunta in dirittura d’arrivo. Giro di vite e regole decisamente più stringenti per chi usa il cellulare mentre guida o per chi si mette in strada sotto l'effetto di alcool o di droghe. Un percorso normativo fortemente voluto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini ed approvato ieri dalla Commissione Trasporti della Camera.
Quindici giorni di sospensione della patente di guida per chi viene sorpreso al volante mentre parla al cellulare. È quanto prevede la riformulazione di un emendamento del Ddl di riforma del Codice della Strada, a prima firma Andrea Casu del Partito Democratico. Al conducente sorpreso alla guida mentre usa «apparecchi radiotelefonici» ovvero smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi, che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dalvolante, salvo nei casi in cui usi il vivavoce o gli auricolari, sarà dunque ritirata la licenza di guida fino a due settimane. A determinare il periodo di sospensione saranno i punti presenti sulla patente al momento dell’infrazione.
La sospensione infatti sarà di una settimana se i punti saranno 10 o più di 10. Due settimane se i punti saranno inferiori a 10. La proposta adesso passerà al vaglio dell’Aula e poi del Senato il primo marzo. «Tutti i componenti della commissione Trasporti hanno dimostrato che lavorando seriamente, mettendo al centro la sicurezza dei cittadini, la politica può rendere un buon servizio – ha dichiarato il segretario della Lega -Infrastrutture, Ponte, sicurezza sulle strade e sul lavoro: sono temi sui quali la politica deve unirsi, dove deve prevalere il buonsenso e non l’ideologia per offrire all’Italia opportunità di crescita e non immobilismo. Sono orgoglioso del lavoro fatto fino a qui, essere in aula il primo marzo con il Nuovo Codice della Strada è un grande risultato. Quanto agli autovelox, nel nuovo Codice, sì se sono posizionati in strade a rischio ma non a quelli piazzati per far cassa – ha aggiunto Salvini - chiederemo una omologazione a livello nazionale, ogni sindaco spieghi dove e perché lo mette, no pure a intere città a 30 all’ora. Occorre buon senso».
Ma accanto alla doverosa attenzione sull’uso dei cellulari, vi è anche una significativa novità su droghe e alcool. Un emendamento ha infatti parificatola guida in stato di ebrezza a quella sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Sarà sufficiente un comune controllo per far scattare la sanzione. Un cambio di prospettiva rilevante, visto che, ad oggi, l’assunzione di droghe andava dimostrata.
Altra novità, è quella che impedisce a chi aspira al conseguimento delle patenti AM, A1, A2 e A di poter trasportare un passeggero. «Si tratta di una norma di buon senso- ha dichiarato il deputato di Fratelli d'Italia, Gaetana Russo È assurdo che fino ad oggi chi si esercitava con foglio rosa, e quindi principiante, potesse portare con sé una persona a bordo, mettendo in pericolo sé e l'altra persona». Inoltre i neopatentati, per tre anni, non potranno mettersi alla guida di macchine di grossa cilindrata.
Un lavoro, quello della commissione, lungo e laborioso, passato attraverso l’esame dei 700 emendamenti e un autentico tour de force di ben 100 audizioni. «Sono state portate avanti battaglie importanti della Lega - hanno ricordato i deputati del Carroccio in Commissione Trasporti Elena Maccanti, Andrea Dara, Domenico Furgiuele, Riccardo Augusto Marchetti ed Erik Pretto - Pene più severe per chi guida sotto uso di stupefacenti o alcol, obbligo di casco, targa e assicurazione peri monopattini, tolleranza zero per chi abbandona gli animali per strada, regole chiare per uso di autovelox che devono prevenire e non servire per far cassa».