Sondaggio Tecnè, le più grandi preoccupazioni degli italiani. Scontro sulle pensioni
Quali sono le più grandi preoccupazioni degli italiani? Bianca Berlinguer risponde a questa domanda nel suo È sempre Cartabianca. Il sondaggio condotto da Tecnè per il programma Mediaset ci racconta una realtà stratificata: per il 59% degli italiani è il costo della vita a preoccupare maggiormente; per il 44% gli stipendi e le pensioni troppo basse; per il 36% invece la disoccupazione e la precarietà del lavoro e per il 34% la sanità. Ma non solo: tasse troppo alte, criminalità, cambiamento climatico, immigrazione, le guerre, l’abitazione, la burocrazia, i trasporti e la scuola. Sono tanti i temi che preoccupano gli italiani. Poi il tema scottante delle pensioni, “tasto dolente per voi che avevate promesso l'abolizione della Fornero” dice Berlinguer rivolta a Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera e tra gli ospiti in studio.
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“Il governo ha tradito le promesse per il 49% - sottolinea la conduttrice – non poteva fare di più di quel che ha fatto invece per il 37%”. Ma Berlinguer dice di più ai suoi ospiti: “Voi eravate proprio quelli che dovevano cancellare la legge Fornero – attacca la padrona di casa – qua in realtà è diventato più difficile andare in pensione, per chi addirittura svolge lavori usuranti dovrà aspettare 5 mesi in più rispetto a quanto era due anni fa”. Analisi complicata per Molinari che però risponde punto su punto. “Rispetto a quei dati che avete fatto vedere si parlava della preoccupazione principale degli italiani che è il potere d'acquisto e la disoccupazione – dice il deputato – e voglio ricordare che anche grazie alle politiche di questo governo abbiamo toccato il record massimo di occupati, abbiamo un record minimo di disoccupazione da 14 anni a questa parte”.
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Molinari è inarrestabile: “E soprattutto nonostante la sinistra abbia gridato alla precarizzazione del lavoro – sottolinea polemizzando il deputato del Partito Democratico Marco Furfaro, anche lui presente in studio – abbiamo anche il record di contratti a tempo indeterminato. Quindi direi che sul tema principale cioè il lavoro, il governo ha ottenuto degli ottimi risultati”. Furfaro incomincia a spazientirsi, ma Molinari non gli da tempo di rispondere: “Per quanto riguarda il potere d'acquisto, la manovra di bilancio ha investito quasi tutto quello che si poteva spendere proprio su quello, mettendo più soldi in busta paga – sottolinea il deputato della Lega –. 14 milioni di lavoratori col taglio del cuneo fiscale fino a 7 punti percentuali, che vuol dire più di 100 euro in busta paga per tanti lavoratori”. Infine un mea culpa sulle pensioni “E’ evidente che non siamo ancora riusciti ad attuare il programma di quota 41 perché le risorse sono quelle che sono – dice – abbiamo cercato di rivalutare le pensioni fino a quattro volte la minima, abbiamo fatto la finestra di quota 103 ma certamente nei 5 anni cercheremo di arrivare alla quota 41”.
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