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Camorra, la rivelazione del pentito su Tina Rispoli: "Nel clan Marino...”

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Tina Rispoli sarebbe "il capo del clan Marino di Secondigliano". Sono queste le affermazioni di Salvatore Tamburrino, attualmente collaboratore di giustizia ed ex braccio destro di Marco Di Lauro inserite tra le motivazioni con cui il tribunale del Riesame di Napoli ha confermato l'arresto in carcere per Rispoli. “Di estremo rilievo”, il giudizio del Riesame - risalente ad ottobre - sulle dichiarazioni del pentito. Ed è il Corriere della Sera a delineare la situazioni della moglie del cantante neomelodico Tony Colombo: “Un ‘capo’, soprattutto perché erede della fortuna del defunto marito, Gaetano Marino, detto ‘manomozza’, assassinato sul litorale di Terracina il 23 settembre del 2012. La Rispoli sarebbe diventata un punto di riferimento economico per gruppi criminali con problemi di liquidità. Come accaduto per il clan Di Lauro e con Vincenzo Di Lauro in particolare che, per il rilancio del clan, si sarebbe impegnato su più fronti con conseguente necessità di finanziamenti”. 

 

 

“È dotata di intensa capacità criminale”, scrivono anche i giudici del Riesame di Napoli nella sentenza con la quale è stata confermata la misura cautelare del carcere anche per Colombo che "agisce simbioticamente (con la Rispoli) condividendone le scelte attinenti all'impiego delle somme di denaro che la stessa detiene”. Tra le contestazioni a Tina Rispoli, finita in manette il 18 ottobre, c’è il concorso esterno al clan Di Lauro, e in particolare al nuovo boss Vincenzo Di Lauro, secondogenito del capoclan di Camorra detenuto al 41bis Paolo (detto “Ciruzzo 'o milionario”) e fratello maggiore di Marco, arrestato dopo una lunga latitanza.

 

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