Terremoto, in Emilia-Romagna torna la paura: sciame sismico nel parmense
Torna a tremare la terra in Emilia-Romagna. Una scossa di terremoto, di magnitudo 3.5, è stata registrata dall’Ingv alle ore 11.38. I comuni più vicini all’epicentro della scossa sono stati quelli di Langhirano, Lesignano dè Bagni e Felino. Nella zona è in corso, da alcuni giorni, uno sciame sismico. Pochi minuti dopo, alle 11.59, un'altra scossa di magnitudo tra 3.3 e 3.8 ha interessato la regione. Cresce intanto la preoccupazione nella popolazione per una sequenza che sta durando da giorni. Sul tema era intervenuto due giorni fa il presidente di Meritocrazia Italia Walter Mauriello.
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"Scosse sismiche molto frequenti, sebbene, sino ad ora, di entità limitata stanno colpendo la zona del parmense. Proprio nello stesso territorio si verificarono già, in passato, terremoti, più significativi, ma mai violenti (cioè, mai di M ≥ 6,0; al massimo di M=5,7). È un fenomeno preoccupante? È vero che neppure il Nord Italia è esente dal rischio sismico e che, in Emilia- Romagna, troppo spesso ci si dimentica dei terremoti disastrosi che colpirono la Regione in passato. Ed è vero anche che predire un sisma è impossibile, ma lo sciame sismico in corso, se la magnitudo delle scosse resterà limitata ai valori attuali, potrebbe anche aver effetti positivi: quelli di scaricare parte dell’energia sismica accumulatasi nelle faglie", ha spiegato.
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"Non è, però, una conclusione certa - ha precisato - I cosiddetti esperimenti di previsione dei terremotì (sviluppati, in Italia, dall’Università di Trieste e dal vicino Abdus Salam International Centre for Teoretical Physics di Miramare e da altre Istituzioni) indicano che è possibile il verificarsi di sismi di Magnitudo di un valore 0,7 superiore a quello della massima magnitudo degli eventi avvenuti nel passato: se così fosse, non sarebbe da escludere, nel Parmense, la possibilità di un terremoto di magnitudo 6,4, quindi, violento e in grado di causare danni ingenti per territori e le popolazioni coinvolti".