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I trattori non mollano, corteo a Roma: in 1.500 a piazza San Giovanni

Luigi Frasca
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Circa 1500 persone con 10 trattori si ritroveranno, domani mattina, in piazza San Giovanni, a Roma, per la manifestazione di Riscatto agricolo. Secondo quanto si apprende, l’accordo sarebbe stato trovato al termine di una serie di incontri tra Questura e leader del movimento degli agricoltori. Inizialmente il gruppo aveva chiesto un corteo sul Grande raccordo anulare per lo stesso giorno.

Nel frattempo cresce di ora in ora la protesta degli agricoltori e allevatori del Lazio sulla via Nomentana a Roma. Altri 70 trattori provenienti da Tarquinia, nel viterbese, riuniti sotto la sigla Rispetto e dignità, sfilando con bandiere tricolori, clacson spiegati e sulle note dell’inno nazionale, oggi pomeriggio si sono uniti a quelli in presidio già da lunedì. E così, quando ormai è sera sul’ennesima giornata di protesta sulla collina, si contano oltre 150 mezzi agricoli.

 

In uno scambio di battute con un rappresentante delle forze dell’ordine all’interno del presidio, alcuni agricoltori hanno detto di essere «sempre pacifici, ma poi se qua comincia a piovere ognuno si assume la propria responsabilità per quello che può succedere». I manifestanti, infatti, indicavano il fondo di terra dell’area presidiata che, alle prime piogge come quelle previste nei prossimi giorni, si trasformerà in pantano.

Intanto chi protesta raccoglie la solidarietà dei romani. Anna e Rosamaria hanno portato caffè, zucchero e dolci. «Siamo venute a portare solidarietà ai nostri agricoltori- hanno detto -. Abitiamo a Roma e questo è il presidio a noi più vicino. Siamo vicini a queste persone. La loro battaglia è la battaglia di tutti. Loro producono cibo e se glielo impediscono ci rimettiamo tutti». Poco distante, al presidio di Formello sulla Cassia, organizzato dal collettivo Agricoltori formellesi, invece i trattori in corteo sulla strada provinciale stamattina procedevano a passo d’uomo e rallentavano il traffico. In testa c’era un «John Deere» da 110 cavalli guidato da una madre, Michela D’Alessio.

 

«Alla protesta - ha spiegato ho portato anche mia figlia di 5 anni. Nel trattore dietro, c’è mio marito con mio figlio di tre anni, c’è poi il primo figlio di 21 anni che guida lui stesso un terzo trattore. Qui stiamo parlando del loro futuro, sia quello alimentare che professionale. Se ci fermiamo noi non sappiamo neanche come sostenerli.
Con il carogasolio, il prodotto sottopagato, non sappiamo come arrivare a fine mese, ma soprattutto ci troviamo a dire ai nostri figli di non portare avanti la cultura che tramandiamo da generazioni». Al momento il clima tra i manifestanti è di festa: ci sono graticole su fuochi quasi sempre accesi, fiasche di vino e tra i trattori sono state sistemate tende da campeggio. In pochi sono dotati di camper o roulotte.

Le riunioni in questura con i Mezzi agricoli Tanti sono i trattori presenti attualmente al presidio sulla via Nomentana a Roma responsabili dei vari collettivi, al momento non hanno dato nessuna risposta. «La nostra richiesta è che ogni agricoltore con il proprio trattore arrivato a Roma per manifestare possa partecipare al corteo», ha detto Davide Rosati, uno degli organizzatori di Riscatto Agricolo.

«Contiamo di arrivare a un migliaio di trattori», ha aggiunto. E forse è proprio la richiesta di far partecipare tutti i mezzi, e non una rappresentanza, a impedire un punto di incontro tra le istanze dei manifestanti e le concessioni della Questura. I manifestanti temono che la strategia delle forze dell’ordine possa essere quella di prendere tempo logorando gli agricoltori e aspettare che il numero cali. Il rischio, però, non sottovalutato dalle forze di sicurezza è che gli animi possano surriscaldarsi. Riscatto Agricolo annuncia che oggi i trattori saranno a Sanremo. «Abbiamo parlato con Amadeus e ci ha detto che vuole portare la protesta sul palco» dicono dal movimento. Ma dalla Rai arriva la smentita «non abbiamo mai avuto contatti con gli agricoltori». Vedremo, ma palco o non palco ciò che è certo è che gli agricoltori non torneranno sui loro passi prima di aver ottenuto ciò che chiedono. 

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