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Filippo Turetta, i genitori rompono il silenzio: "È il nostro posto"

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Giulia Cecchettin ha rticevuto la laurea (alla memoria) in Ingegneria biomedica, il titolo che si è conquistata, che le sarebbe spettato di diritto, che non rappresenta né un omaggio né un risarcimento. All’Università di Padova, davanti alla sua famiglia e agli amici, la studentessa di 22 anni si è "ripresa" quello che l’ex fidanzato Filippo Turetta le ha tolto l’11 novembre scorso, a soli cinque giorni da quel sogno, quando l’ha uccisa a coltellate, ha nascosto il suo corpo senza vita e solo dopo una settimana di fuga ha confessato il delitto. Le cerimonia nell’aula magna di Palazzo Bo è stato un "atto d’amore" per una "ragazza stupenda che non vedeva l’ora di indossare la sua merita corona d’alloro", ha detto commosso papà Gino. Oggi il Corriere della Sera ha riportato le parole che i genitori del ragazzo omicida avrebbero pronunciato. "La nostra è una ferita aperta, che si è ricomposta solo in parte. Gli staremo vicini in tutti i suoi passi. Abbiamo capito che è il nostro posto", hanno detto parlando con il parroco don Franco Marin. 

 

 

Dopo un lungo silenzio e un dolore incontenibile, Nicola Turetta ed Elisabetta Martini hanno confessato il loro stato d'animo e le loro intenzioni. "Di fronte a un crimine commesso da un figlio è inevitabile l’atteggiamento di rifiuto, ci è voluto un po’, sono stati aiutati e hanno ripreso in mano il loro ruolo. Il senso del loro essere genitori riaffiora. Si è ricomposta la frattura", ha affermato il parroco, loro confidente. "Filippo ha ancora una lunga strada da fare per la consapevolezza, siamo ben lontani, ci saremo fino a che servirà", hanno aggiunto i genitori del ragazzo 22enne. "Sono molto preoccupati — ha continuato don Marin — fortunatamente ha un gruppo di amici che lo stanno aiutando molto. In questa vicenda il calore di un affetto di un’amicizia è assolutamente terapeutico. Il bene è terapeutico. Una luce che si accende in un cielo buio". 

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