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Autovelox distrutti, caccia grossa a Fleximan: "Controlli incrociati"

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E caccia aperta a Fleximan, il "giustiziere" degli autovelox del Veneto che, si sospetta, sia in realtà una banda che negli ultimi mesi con dei "flex elettrici", smerigliatrici a lama circolare, ha abbattuto di notte numerosi rilevatori di velocità. Tredici in Veneto fra il Polesine e il Padovano, altri in Lombardia e Piemonte che però sarebbero opera di emulatori. Diversi i fascicoli aperti. "Stiamo lavorando su tutti i fronti non tralasciando il minimo dettaglio e collaboriamo non solo con i colleghi delle altre province ma anche con le questure e le polizie locali dei territori dove sono stati commessi i danneggiamenti", spiega il colonnello Michele Cucuglielli, comandante provinciale dei carabinieri di Padova, al Corriere della sera.

 

"Abbiamo intensificato i controlli notturni impiegando tutte e 100 le 'gazzelle' a disposizione", spiega il colonnello. Per individuare Fleximan vengono incrociate le immagini delle telecamere di sorveglianza e i dati dei “targa system”, i rilevatori di targhe. Gli inquirenti sono ottimisti di venirne a capo in tempi rapidi e secondo quanto riporta il quotidiano sembra che si stia stringendo il cerchio su un certo numero di auto che nei giorni precedenti o immediatamente successivi al "colpi" hanno compiuto passaggi ripetuti davanti agli autovelox divelti.

L’ultimo colpo di Fleximan a Villa del Conte, nell’Alta Padovana, dove per la prima volta è spuntata anche una "rivendicazione", la scritta "Fleximan sta arrivando". Il sindaco di Villanona e presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese, di cui fa parte il Comune di Villa del Conte, Sarah Gaiani, al Corriere del Veneto ha spiegato che l’autovelox abbattuto probabilmente non verrà reinstallato. 

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