Fleximan, non c'è pace per gli autovelox. E pure i sindaci si arrendono: “Non torneranno”
Un'altra notte di "flessibile" azione a Villa del Conte, Alta Padovana, ha segnato il quinto colpo di Fleximan, il misterioso demolitore di autovelox che ha dichiarato la sua presenza con un inequivocabile messaggio: "Fleximan sta arrivando". L'escalation di attacchi, caratterizzati dall'utilizzo di un flessibile posizionato a 40 centimetri da terra, scintille e spinta, ha portato alcuni sindaci ad alzare la bandiera bianca di fronte a questa insolita forma di protesta. Sarah Gaiani, sindaca di Villanova e presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese, ha dichiarato al Corriere della Sera che alcuni autovelox non saranno reinstallati, considerando anche il dissenso tra la popolazione e le preoccupazioni sulla sicurezza. La presidente ha sottolineato che la presenza di un altro dispositivo nella stessa strada potrebbe rendere superflua la sua reimplementazione.
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In altre località, come Cadoneghe, dove due autovelox sono stati distrutti con spari ed esplosivo, il sindaco Marco Schiesaro ha deciso di non reinstallare nulla, citando le indagini in corso e la necessità di riflettere sulle precedenti esperienze a Cadoneghe. Alcuni sindaci, come Massimo Cavazzana di Tribano, sono titubanti e cercano alternative, come accendere l'autovelox solo in determinate fasce orarie e fornire avvisi quando è attivo. A Taglio di Po, la sindaca Laila Marangoni desidera sostituire l'autovelox abbattuto da Fleximan il 24 dicembre, ma i tempi tecnici sono lunghi. A Rosolina, dove un autovelox è stato abbattuto il 3 gennaio, il sindaco assicura che arriverà, ma ci vorrà del tempo. Fleximan, se non altro, guadagna tempo nelle sue azioni.
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Mentre alcuni sindaci, come Michele Domeneghetti di Corbola, si adoperano tempestivamente per sostituire gli autovelox abbattuti, altri sono costretti a fare concessioni, prendendo in considerazione il costo dei nuovi dispositivi, che può superare i 20 mila euro. Paolo Sodi, della società Sodi Scientifica di Calenzano, fornitore di molti comuni veneti, sottolinea però che spesso gli autovelox danneggiati possono essere riparati a costi inferiori rispetto alla sostituzione. La misteriosa serie di attacchi di Fleximan ha messo in discussione la sicurezza stradale e il consenso dei cittadini. Mentre alcuni sindaci considerano la possibilità di non reinstallare gli autovelox danneggiati, altri sottolineano l'importanza di proteggere la vita dei cittadini, nonostante le difficoltà finanziarie. Resta ora da capire quale sarà la prossima tappa della mano criminale di Fleximan e quali autovelox saranno i prossimi sulla lista nera. La lotta tra sicurezza stradale e consenso cittadino continua a tenere in scacco le amministrazioni locali.
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