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Giovanna Pedretti, parola al consulente informatico: la recensione è versa o falsa?

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Vanno avanti le indagini per capire la verità sul caso di Giovanna Pedretti, ristoratrice che si è tolta la vita dopo il caos scatenato da una recensione al suo ristorante ‘Le Vignole’. Come riferisce il Corriere della Sera ci sarà anche un consulente informatico a partecipare alle indagini difensive dell’avvocato Simona Callegari, legale della famiglia di Pedretti. Anche i carabinieri usufruiranno del lavoro di un consulente, che “dovrà accertare la veridicità o meno della recensione online scritta da un ipotetico cliente il quale aveva lamentato d’aver mangiato vicino a gay e disabili”.

 

 

La ricostruzione va avanti così approfondendo il tema di quanto successo dopo le prime accuse su una presunta invenzione di questa recensione: “Sabato 13 gennaio,  la ristoratrice era stata convocata nella caserma dei carabinieri, come potenziale vittima, da persona informata sui fatti. In quella circostanza, la donna, in apparente affanno psico-fisico, preoccupata e turbata, aveva ripetuto, a conferma della propria versione, che quel fantomatico cliente davvero esiste, senza però fornire alcun elemento, anche basico, per abbozzare un identikit. Il che, per il fisiologico iter delle indagini, non impedisce che con tutti i mezzi a disposizione – gli scontrini dei pranzi e delle cene, i filmati della telecamera posizionata sopra l’ingresso del ristorante, il quaderno delle prenotazioni, l’ascolto degli altri avventori – gli investigatori cercheranno di risalire all’identità di quel cliente”. Non resta che attendere il lavoro degli inquirenti, considerando anche il fatto che Giovanna ha affermato che questo cliente aveva visitato il suo locale già nello scorso aprile, tornando poi nelle ultime settimane.

 

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