Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello parla in tribunale: “Scusatemi per la disumanità”
È il giorno della prima udienza del processo a carico di Alessandro Impagnatiello per l’omicidio di Giulia Tramontano. Per alcuni istanti Impagnatiello, seduto dentro la gabbia, ha pianto ed ha poi reso alcune dichiarazioni aula: "Buongiorno. Grazie per avermi concesso la parola. Ci sono tante persone a cui devo delle scuse, ma vorrei rivolgermi a Giulia e alla famiglia. Non ci saranno mai parole corrette da dire. Affronto una cosa che rimarrà per sempre inspiegabile per la disumanità, quel giorno ho distrutto la vita di Giulia e di nostro figlio. Quel giorno con loro me ne sono andato anche io. Anche se sono qui a parlare. Non chiedo che queste scuse vengano accettate, perché sto sentendo ogni giorno cosa vuol dire perdere un figlio”.
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“Non posso - ha proseguito Impagnatiello, che rischia l’ergastolo - chiedere perdono, chiedo solo che possano essere ascoltate queste scuse. E questa è l’occasione che ho per farlo. L’unica cosa che faccio la sera è sperare di non svegliarmi più al mattino. Finché sarò qui in eterno dovrò scuse a tutte queste persone”. Il padre e sorella della donna (era incinta) a cui è stata tolta la vita lo scorso maggio a Senago sono usciti dall’aula al momento delle dichiarazioni di Impagnatiello.
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