Zio Michele Misseri esce dal carcere: la svolta a quasi 13 anni dal delitto di Sarah
Michele Misseri, uno dei protagonisti del tragico caso dell'omicidio della quindicenne Sarah Scazzi nell'estate del 2010 ad Avetrana, sta per raggiungere la fine della sua pena nel carcere di Lecce. Attualmente rinchiuso a Taranto, Misseri è stato condannato a otto anni di carcere per soppressione di cadavere, ma presto vedrà la luce della libertà grazie alle riduzioni per buona condotta e alle disposizioni normative "svuota carceri". La sua liberazione, riferisce il Messaggero, è prevista entro la fine di febbraio, come confermato dall'avvocato Luca Latanza, difensore del contadino.
Omicidio Pierina, parla la moglie di Dassilva: "Ecco perché non può essere stato lui"
Misseri, che compirà settant'anni a marzo, sconterà poco più di un mese di reclusione prima di poter festeggiare il suo compleanno da uomo libero. Nonostante abbia sempre ribadito di essere l'unico responsabile dell'omicidio, il contadino ha beneficiato di oltre 400 giorni di riduzioni di pena, che lo hanno portato ad anticipare la conclusione della sua detenzione inizialmente prevista per il 2025. Il caso di Sarah Scazzi ha visto sua moglie Cosima Serrano e sua figlia Sabrina condannate all'ergastolo, ma loro rimarranno dietro le sbarre a Taranto. Mentre Misseri continuerà a sostenere la sua colpevolezza, sia Sabrina che Cosima insistono sulla loro innocenza, nonostante la condanna. La coppia, in carcere da 14 anni, non ha mai ottenuto un permesso e ha continuato a dichiararsi estranea ai fatti. Il contadino, dunque, si avvicina alla fine della sua pena, ma resta da vedere se il suo ritorno alla libertà porterà nuovi sviluppi in questo intricato caso che ha sconvolto la cittadina di Avetrana.
"Solo ricostruzioni alternative", Nuzzi tira fuori la relazione inedita su Rosa e Olindo