Open Arms, Salvini smaschera Toninelli: i due post che imbarazzano il M5s
La nuova udienza del processo Open Arms nell’Aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo è stata incentrata per intero sulle dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, accompagnato dalla legale Giulia Bongiorno. Salvini, all’epoca dei fatti ministro dell’Interno, è imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per il caso della nave della Ong spagnola che nell’agosto 2019, dopo aver salvato 147 migranti, rimase 19 giorni in mare in seguito al divieto del Viminale di sbarcare a Lampedusa. L’udienza si è articolata in più fasi: il leader della Lega ha iniziato rendendo dichiarazioni spontanee per circa un'ora per poi rispondere ai quesiti del pubblico ministero, degli avvocati di parte civile e del collegio giudicante, presieduto da Roberto Murgia.
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"Io tutelavo la sicurezza nazionale - ha spiegato il vicepremier nella prima parte - come dimostra il fatto che almeno tre episodi delittuosi in Francia, Germania e Belgio sono imputabili a persone sbarcate a Lampedusa". Nel corso dell'udienza, è emerso anche il ruolo di Danilo Toninelli, allora ministro delle Infrastrutture del primo governo di Giuseppe Conte. "Nella maggioranza c’era una politica condivisa sulla gestione dei fenomeni migratori che prevedeva il coinvolgimento delle istituzioni europee e che ebbe inizio con la vicenda della nave Aquarius che terminò con l’assegnazione del porto sicuro in Spagna e proseguì con la Diciotti che vide d’accordo tutti i colleghi di Governo", spiega Salvini. "Chiudo il mio intervento con un passaggio significativo citando il collega Toninelli", ha detto in conclusione delle dichiarazioni spontanee. A cosa si riferisce? A due post pubblicati dal 5Stelle, il primo datato il 18 agosto: "Un paese che permette ad una nave di alzare la propria bandiera non può girarsi dall’altra parte. Ringrazio la Spagna che ha fornito un porto alla nave. La guardia costiera fornirà tutto il supporto. Non andare in Spagna sarebbe incomprensibile". "Il giorno dopo - continua Salvini - scrive Toninelli che la decisione dell’ong di non andare in Spagna è incomprensibile e viene il sospetto che ci sia malafede. Siamo disponibili noi a portare tutti i migranti in Spagna". Nel corso dell’esame, tenuto dal Procuratore aggiunto Marzia Sabella, presenti anche i pm Geri Ferrara, applicato dall’Eppo, e Giorgia Righi, Salvini tiene a sottolineare che "non è mai mancata l’assistenza a Open Arms. E mai ci siamo opposti agli interventi in favore di donne incinta e altri migranti in difficoltà".
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