Giulia Cecchettin, il procuratore capo di Venezia a Filippo Turetta: “Basta fuggire, costituisciti”
Giulia Cecchettin è morta e il suo cadavere è stato ritrovato dai ricercatori intorno alle 12 nella zona del lago di Barcis. Ma Il procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi, va avanti nel suo lavoro e ha rivolto un appello a Filippo Turetta - ex fidanzato indagato per l’omicidio di Giulia - per convincerlo a costituirsi: «È un appello al ragazzo affinché si costituisca e possa dare la propria versione dei fatti. Speravamo di non dover dare questa notizia (il ritrovamento del corpo di Giulia, ndr), ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco, non continui questa sua fuga verso l’Austria e si costituisca. Ancora non abbiamo elementi certi sulla dinamica di quanto avvenuto». Su Filippo Turetta pende un mandato di cattura internazionale per l’omicidio della ragazza.
“Un vigliacco”. La prima reazione della famiglia dopo la notizia della morte di Giulia
A parlare a Lapresse è invece l’avvocato Stefano Tigani, legale della famiglia Cecchettin, intervenuto brevemente dopo il ritrovamento del corpo di Giulia: «Adesso è il momento del dolore. Dobbiamo stringerci intorno al dolore della famiglia di Giulia. Intanto è stato ritrovato il suo corpo ma ora è necessario appurare le responsabilità e capire cosa sia successo. Confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine».
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