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Berlusconi, Travaglio a valanga: "Basta beatificazione", raffica di insulti

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Marco Travaglio scatenato a Otto e mezzo. Per parlare male del deceduto si dovrebbe aspettare almeno il suo funerale, premette il direttore del Fatto Quotidiano, ma dopo la morte di Silvio Berlusconi è partita una "beatificazione imbarazzante" tale da renderlo inevitabile... "Non si può dire di un morto il contrario di quello che si diceva da vivi", argomenta Travaglio che invita a "evitare questa ipocrisia, Berlusconi non ha mai fatto niente per farsi dipingere come un santino. Se lo avesse non avrebbe preso un voto", continua il giornalista. 

 

Dell'"aspetto morale non gliene importava niente", continua Travaglio che è un fiume in piena, attacca a testa bassa con la salma ancora calda mentre davanti alla conduttrice Lilli Gruber, che non fa una piega. "Questo è il danno peggiore che ha fatto", continua il giornalista che poi elenca le malefatte che attribuisce al Cav: "finanziamenti alla mafia, frodi fiscali, corruzione, ha pagato chiunque e sdoganato quei comportamenti. Porco è diventato bello. Non nel senso sessuale, ma nelle cose che non si devono fare. Ha esaltato l'evasione fiscale e ha screditato il buon nome della destra". "Mi dispiace ricordare queste cose" ma è necessario, conclude Travaglio, perché è già partita la beatificazione del morto. 

 

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