TikTok, “dati degli utenti al governo cinese”. Il Garante privacy ci vuole vedere chiaro
Nuova bufera per un social network da mesi all’interno di un ciclone di polemiche. Il Garante privacy italiano ha chiesto informazioni a TikTok in merito alle dichiarazioni di un ex dirigente della Società «Byte Dance», riportate da numerosi organi di stampa, relative ad un presunto accesso ai dati personali degli utenti della piattaforma da parte del partito comunista che guida la Cina. Considerato che le notizie fanno riferimento ad una presunta comunicazione illecita di dati personali da parte di TikTok verso lo stesso partito - attività esclusa con fermezza dalla società anche in occasione di recenti incontri istituzionali sul tema - il Garante ha invitato quest’ultima a fornire le proprie osservazioni su quanto riportato e sull’eventuale coinvolgimento di TikTok Technology Ltd, nella trasmissione di dati di utenti anche italiani ed europei alle autorità governative cinesi. Il riscontro all’Autorità, viene sottolineato, dovrà pervenire entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta. Il social è stato già vietato su numerosi telefonini americani e dei funzionari europei di Bruxelles.
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