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Addio ai voli low cost? Schizzano i prezzi dei biglietti: ecco perché

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L'estate è in arrivo e le vacanze degli italiani sono in stand-by. Il motivo? Le compagnie aeree offrono biglietti a prezzi inavvicinabili e non rendono semplice la pianificazione delle ferie. Mare o montagna? La domanda non sussiste. Il problema è a monte: il taglio sul numero di voli disponibili per le mete di punta sta facendo lievitare il prezzo dei biglietti che, così, sfiorano cifre esorbitanti. Ora si capisce il perché: tutta colpa degli algoritmi.

Posti a bordo limitati e disponibili solo a caro prezzo. La domanda sale ma l'offerta, inspiegabilmente, diminuisce. La notizia, purtroppo, era prevedibile. Già a febbraio 2023 le tariffe medie sono risultate più alte del 27,4% rispetto all’anno prima. Questo, sulle 600 rotte più ricercate nel Pianeta. Idem a Pasqua, quando gli italiani hanno trovato biglietti più alti anche del 300% rispetto ai giorni feriali precedenti. Gli aspiranti viaggiatori non trattengono i veleni e scoppia la polemica: "Bene, viaggeranno solo i ricchi".

La domanda che tormenta chi vuole viaggiare in estate è solamente una: che succede? La profezia spuntata nel corso dell'inverno si sta avverando. La carenza di voli a basso prezzo danneggia i Paesi che investono sulla villeggiatura e, se viene a mancare il solito boom di guadagni legati alle partenze estive, il settore del turismo va in crisi. Il prezzo dei ticket aumenta secondo la legge del mercato e, in questo senso, un ruolo fondamentale è giocato dagli algoritmi, software altamente sofisticati che fanno gonfiare le cifre dei biglietti a loro piacimento grazie all'elaborazione di miliardi di dati al giorno. In parole povere, che significa? Che se migliaia di persone stanno valutando la stessa località per un giorno X e se la disponibilità di aerei è inferiore rispetto agli ultimi anni, le cifre proposte sono fuori controllo. 

I dati non scoraggiano, però, chi vuole partire. Come conferma una ricerca dell'agenzia americana Standard&Poor’s che riporta Repubblica, le compagnie aeree non registrano un calo delle vendite. Anche se le prenotazioni non diminuiscono, tuttavia, esplode la rabbia di chi vuole trascorre ore in totale relax e lontano dalla quotidianità.

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