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Vaticano, il mattone di Papa Francesco vede salire l'utile

Andrea Giacobino
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Utile in crescita per il mattone del Papa. Lo si scopre leggendo il bilancio 2022 di Società per Gestioni di Immobili Roma (Sgir) controllata dall’Istituto per le Opere di Religione (Ior), la banca del Vaticano. La società che affitta una serie di proprietà immobiliari, ha segnato infatti un profitto di 770mila euro rispetto a quello di 620mila euro del precedente esercizio che mandato interamente a riserva dall’assemblea dei soci ha fatto salire il patrimonio netto ad oltre 26 milioni.

 

La crescita dell’utile è derivata dal monte affitti che anno su anno è progredito da 1,7 milioni a oltre 2,1 milioni sul patrimonio immobiliare in carico a 25,7 milioni mentre i debiti si sono ridotti da 1,3 milioni a 980mila euro, restituendo allo Ior 500mila euro di finanziamento soci e pur contando ancora su 1,2 milioni di liquidità. La società è presieduta da Carlo Della Chiesa d’Isasca e nel consiglio figurano Gian Franco Mammì e Maria Teresa Carone rispettivamente direttore generale e responsabile contabilità e bilancio dello Ior. Tra gli inquilini romanici sono le tre sorelle Alessandra, Barbara e Valentina Mezzaroma, figlie del costruttore romano Pietro, con la loro società in comune e la Fondazione Luigi Einaudi sono i nuovi inquilini di Papa Francesco. 

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