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Lago Maggiore, "scenario peculiare": cosa trapela dalle indagini sulla barca degli 007

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Si indaga per l'incidente nautico avvenuto domenica nel Lago maggiore, dove una barca si è ribaltata provocando la morte di quattro persone. Lo scenario è "peculiare", come ammettono fonti vicine all'inchiesta citate dall'Agi, dal momento che a bordo della house boat affondata per il maltempo c'erano diversi membri attivi e in pensione dei servizi segreti italiani e israeliani.  L’interesse dei magistrati e dei carabinieri di Busto Arsizio, tuttavia, sembra essere focalizzato solo a capire come e perché sia affondata la "Godduria", questo il nome del natante, dopo che sulle acque del lago Maggiore si è creata una violenta tromba d’aria.

 

Insomma, lo scenario da spy story non è al centro delle indagini. Oltre alla dinamica dei fatti, "il resto non è affar nostro" spiegano gli investigatori all'Agi sottolineando che nel loro orizzonte ci sono solo accertamenti su quelli che possono essere eventuali reati. Tuttavia qualcuno ammette che lo scenario è "peculiare" dal momento che a bordo c'erano quasi solo esponenti delle intelligence israeliana, in maggioranza, oltre una decina, e italiana, a parte Anja Bozhkova, cittadina russa, e suo marito, il comandante Claudio Carminati. 

 

La prima è morta incastrata all’interno della barca durante la tempesta, dove l’hanno trovata i vigili del fuoco, lui è sopravvissuto e nelle prossime ore sarà indagato anche a garanzia sua perché saranno svolti accertamenti tecnici come le autopsie e le analisi sulla barca ai quali potrà partecipare col suo legale. I reati che dovrebbero essere ipotizzati dal sostituto procuratore Massimo De Filippo sono naufragio e omicidio, entrambi a titolo colposo. Le altre vittime sono  Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, dell’intelligence italiana, e Shimoni Erez, ex uomo della sicurezza israeliana.

 

Tra gli elementi al vaglio degli inquirenti la capienza più o meno regolare della house boat: a bordo erano in 21, forse più del numero consentito, ma anche sulla condotta dello skipper Carminati. "Sulla possibili e contiguità di quest’ultimo ad ambienti dei servizi segreti non arrivano conferme", spiega l'Agi, ma è "certo che un tal numero di 007 riuniti su una barca di 15 metri potrebbe avere scelto come accompagnatore quantomeno una persona di fiducia". Di certo, c'è che gli 007 sopravvissuti sono ormai irreperibili. Gli israeliani sono stati rimpatriati, gli italiani sono stati prelevati da ospedali e hotel senza lasciare tracce. 

 

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