Abbiategrasso, violenza a scuola. Studente ferisce l'insegnante a testa e braccio con un coltello
Una professoressa è stata ferita con un’arma da taglio alla testa e a un avambraccio da uno studente di una scuola superiore di Abbiategrasso, in provincia di Milano. Dalle prime informazioni, l’aggressione sarebbe avvenuta a scuola e il ragazzo è stato fermato. I carabinieri della locale stazione, secondo quanto riferito da fonti investigative, stanno ricostruendo quanto accaduto. Ha 16 anni il ragazzo responsabile dell’aggressione alla professoressa di una scuola di Abbiategrasso, in provincia di Milano, l’Iis Emilio Alessandrini, in via Einaudi. Il 16enne è stato bloccato in sicurezza dai carabinieri. Il ragazzo, con una pistola giocattolo, avrebbe anche intimato ai compagni di uscire dall’aula, senza ferirne nessuno. All’arrivo dei carabinieri, il 16enne non ha fatto resistenza lasciando la pistola sul banco, ben visibile. La professoressa aggredita, le cui condizioni non sarebbero gravi, ha, invece, 51 anni.
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Dopo il gravissimo atto avvenuto nella scuola di Abbiategrasso, è intervenuto anche il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara che si è recato in ospedale per portare la sua vicinanza all'insegnante aggredita. «Bisogna dire basta alle aggressioni poiché le scuole devono essere luoghi sicuri e, nel contempo, riflettere sull’introduzione dello psicologo negli istituti - ha detto il ministro dell'Istruzione - Soprattutto in un momento particolarmente difficile anche a seguito dell’emergenza Covid il disagio psicologico dei ragazzi nelle scuole è aumentato in maniera significativa». Così il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, in un video su Facebook dopo la visita in ospedale alla professoressa ferita in una scuola di Abbiategrasso. «Sono venuto personalmente in ospedale dalla docente aggredita per portare piena solidarietà e vicinanza da parte mia e dell’intero Governo. La professoressa ha fatto in modo esemplare il suo lavoro nei confronti di un ragazzo che aveva dimostrato già alcune problematicità».