Abruzzo, attacco hacker alla sanità: i dati dei pazienti in rete
Dai pronto soccorso ai reparti e ai laboratori d'analisi e di radiologia: la sanità è sotto attacco hacker dal 3 maggio scorso. Nel mirino è finita la Regione Abruzzo quando i dati sanitari di migliaia di pazienti sono stati rubati e i sistemi informatici della Asl di Avezzano-Sulmona-l'Aquila sono paralizzati con una richiesta di un riscatto già inviata.
Immediato l'intervento dei tecnici dell'Agenzia di cybersicurezza, ma ancora non è chiaro quando si riuscirà a fermare l'attacco e a ripristinare la sicurezza. "Siamo solidali con voi per i problemi che hanno travolto la regione dopo l’attentato alla Asl1, ma questo incidente vi apre gli occhi su molti problemi", hanno scritto gli hacker.
I pirati informatici hanno anche parlato alla popolazione: "Cari residenti dell’Abruzzo! In un momento in cui la gestione di ASL1 mantiene il silenzio negligente, facciamo appello a voi. Studiate attentamente il file allegato qui sotto. A chi trova il suo nome consigliamo di ottenere una consulenza legale il prima possibile per presentare un reclamo contro ASL1 per la conservazione impropria dei tuoi dati personali".
Tra i pazienti il boss Matteo Messina Denaro
L'attacco hacker che dal 3 maggio crea disagi nella Asl 1 avrebbe coinvolto anche le carceri di Avezzano, L'Aquila e Sulmona. Tra le cartelle cliniche dei detenuti che sarebbero state violate, e che in parte sarebbero pubblicate nel Dark Web, ci sarebbe anche quella di Matteo Messina Denaro che fu preparata le settimane successive al suo arrivo al carcere di Preturo all'Aquila, avendo mantenuto sino a quel momento, una falsa identità per curare il tumore al colon, di cui è affetto. La possibile vulnerabilità della rete è al centro di un progetto pilota in Europa che la Regione Abruzzo sta portando avanti prevedendo un doppio sistema di protezione dei dati relativi alla popolazione carceraria.