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Zona Bianca, l'assessore di Trento: orsa Jj4 doveva essere abbattuta nel 2020

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Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha disposto un nuovo decreto per l'abbattimento dell'orsa JJ4, che lo scorso 5 aprile ha compiuto l’aggressione mortale ai danni del 26enne Andrea Papi nei boschi di Caldes. A Zona Bianca, il programma di Rete 4 on onda domenica 30 aprile, è intervenuto l'assessore all’Agricoltura della provincia autonoma di Trento, Giulia Zanotelli. 

 

L'orsa Jj4 "aggredito due persone nel 2020" e già allora "avevamo chiesto sia l'abbattimento sia la rimozione, ma ci è stato negato", spiega Zanotelli. Ora lo scenario è cambiato: "Siamo di fronte alla morte di un giovane ragazzo, qui si tratta di un orso pericoloso come conferma il parere di Ispra", afferma l'esponente dell'amministrazione trentina.  Sulla possibilità di trasferire Jj4 in una struttura ad hoc per salvarle la vita Zanotelli sostiene che "vada eventualmente trovata una struttura che possa garantire l'incolumità delle persone, e francamente non mi stupisce l'atteggiamento che i cittadini hanno rispetto ad ospitare un esemplare che è stato non soltanto definito pericoloso, ma che è realmente pericoloso perché ha portato la morte di una persona", conclude l'assessore. 

 

Intanto fa discutere il ritrovamento della carcassa dell'orso M62, fratello di M57, catturato ad Andalo nel 2020, e di F43, morta lo scorso settembre per una per una dose errata di anestetico iniettatogli durante le fasi di cattura. L’Organizzazione internazionale protezione animali fa sapere che invierà nei prossimi giorni "una richiesta di accesso agli atti alla Provincia autonoma di Trento e all’Istituto zooprofilattico delle Venezie cui è stato consegnato il corpo per gli esami di rito". L'orso era tra quelli ritenuti "problematici" e si teme che possa essere stato vittima di bracconaggio. Tuttavia i forestali trentini spiegano che "le ferite sulla carcassa di M62, ritrovato morto sul gruppo del Brenta, sopra il lago di Molveno, sono probabilmente da attribuire all’attacco di un maschio di orso adulto". Un’ipotesi che potrà trovare conferma nei prossimi giorni dalle analisi dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie. 

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