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Vignetta choc su Berlusconi, bufera sul Vernacoliere: "Neanche Charlie Hebdo"

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C'è un uomo visto di spalle, sdraiato in un letto d'ospedale. Al capezzale c'è la triste mietitrice, con tanto di mantello nero e falce: "Sono venuta per l'ultima cena elegante". La vignetta che porta la firma di Lemmi è stata pubblicata sui social del Vernacoliere e come è facile intuire si riferisce ai problemi di salute di Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele di Milano per una infezione polmonare in un quadro di una leucemia mielomonocitica cronica. 

Molti utenti che seguono su Facebook il popolare mensile di satira fondato a Livorno da Mario Cardinali non hanno però gradito. "Di cattivissimo gusto, pura inciviltà!", "Forse Charlie Hebdo avrebbe potuto farla così...Voi di solito siete molto migliori", "Caduta di stile", "Si è raggiunto il limite... sulla morte non si scherza...", "Ho riso delle vostre battute, ma questa forse è inopportuna. Sulla salute di chiunque non si scherza" si legge tra i commenti al post

 

"La cosa peggiore di questo tipo di satira (non importa di chi verso chi) è l'essere fatta appunto verso determinati bersagli, ma io trovo che su salute, malattia o morte sia opportuno fare satira solo sulla PROPRIA malattia, la PROPRIA salute, la PROPRIA (futura) morte", riflette un utente. La vignetta che allude alla morte del presidente di Forza Italia è però anche piaciuta a diversi fan della satira della rivista toscana: "Il Vernacoliere si ama e zitti, a chi non gli garba può leggere i Cioè", "Ma chi si indigna ha mai letto il vernacoliere?", "Più che una vignetta sulla malattia, il dolore e la morte è una vignetta sulla vita vissuta da un potente. A futura memoria", scrivono i tifosi della satira senza limiti. C'è pure chi incredibilmente chiede di alzare il tiro: "Anche troppo elegante, qualcosina di più cattivo si può avere?". 

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