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Zangrillo tuona contro il collega: "Ridicolo". Berlusconi senza cellulare? "Put***ate"

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Le prognosi a mezzo stampa e le indiscrezioni su Silvio Berlusconi fanno infuriare Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele e medico del Cavaliere. “Io mi devo rifare al comunicato che abbiamo fatto due giorni fa io e il professor Ciceri. È evidente che stiamo parlando di un paziente che ha un’età che tutti conoscete, con una patologia e con una complicanza che sono state definite in un modo preciso" ha spiegato ai cronisti assiepati davanti all'ospedale milanese.

 

Da questo quadro "conseguono delle terapie mirate, delle terapie che seguono le linee guida, delle terapie che devono essere condivise sempre in medicina, quando si applicano le regole della medicina ufficiale, quindi terapie tese al raggiungimento di un obiettivo. Il nostro obiettivo è quello di poter raggiungere la risoluzione del quadro clinico patologico”, ha spiegato il medico che ha ribadito che nella cura dell’infezione polmonare che ha colpito Berlusconi "stiamo cercando, come per tutti i nostri pazienti, di non lasciare nulla al caso”.

 

Poi Zangrillo si scaglia contro le indiscrezioni che filtrano e alcune interviste apparse sui quotidiani: “Quello che si legge sono delle cose assolutamente fantasiose, che non rispondono ad alcun criterio obiettivo a cui i medici seri si riferiscono, cioè soprattutto una conoscenza obiettiva del quadro clinico”. C'è chi si "rende ridicolo", attacca il medico. I cronisti insistono con le loro domande, e Zangrillo usa l'ironia: “Ma che ca**o ve ne frega dell’umore?”. Poi c'è la voce che abbiano ritirato il cellulare a Berlusconi: “Sono tutte pu***nate”, taglia corto sorridendo. 

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