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Migranti, i numeri dell'emergenza. Lampedusa al collasso e sbarchi a raffica

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Christian Campigli
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Una realtà prossima al collasso. Un enorme problema che, se non affrontato, rischia di essere l'argomento del giorno per i prossimi sei mesi. Un'estate, quella alle porte, che potrebbe rivelarsi quella della catastrofe. O della sospirata svolta europea. Sono 1.425 i migranti ospiti in questo momento dell'hotspot di Lampedusa da dove, ieri, sono stati trasferiti 363 profughi con il traghetto di linea per Porto Empedocle e 526 con la nave militare Diciotti, a Reggio Calabria. Oggi, secondo quanto programmato dalla Prefettura di Agrigento, d'intesa con il Viminale, altri 70 migranti verranno trasferiti, con un aereo militare, a Cagliari. Un'emergenza continua, descritta da numeri, ad oggi, impietosi. Basta sfogliare il cruscotto statistico giornaliero, redatto dal Ministero degli Interni, per rendersene conto.

 

Ad oggi sono 20.379 gli immigrati sbarcati sulle nostre coste dal 1 gennaio 2023. Oltre il triplo rispetto allo scorso anno (6518) e al 2021 (6183). Cifre che spaventano, soprattutto se analizzate più nel dettaglio. A febbraio, ad esempio, gli stranieri giunti via mare nel Belpaese sono stati 9465, dodici mesi fa 2439, ovvero un quarto. Durante i mesi estivi, con puntuale costanza da almeno quindici anni, gli arrivi quintuplicano. Ad agosto, se non vi saranno delle contromisure politiche efficaci, i 16822 sbarchi del 2022 rischiano di trasformarsi in oltre 65000 approdi. In un solo mese.

 

Una situazione, quella attuale, che sta creando fortissime tensioni anche in seno alla maggioranza di centrodestra. Ma, al di là delle ovvie polemiche politiche di questi giorni, il tema del contrasto all'immigrazione non può essere affrontato con efficacia solo dall'Italia. La svolta sulla quale Meloni e Salvini premono è quella europea. Ovvero la presa in considerazione che i confini, le coste italiane sono anche confini e coste europee. E come tali vanno monitorate e difese con mezzi e investimenti anche da Germania e Francia, da Ungheria e Danimarca. 

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