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Mafia, Matteo Messina Denaro parla davanti al giudice: rivelazioni su Giuseppe Di Matteo

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Matteo Messina Denaro ha deciso di parlare davanti ad un giudice per la prima volta dopo il suo arresto risalente ad inizio gennaio. “Non ho dato l’ordine di uccidere il piccolo Giuseppe Di Matteo” le dichiarazioni del boss della mafia al gip di Palermo Alfredo Montalto. Il sito Live Sicilia riferisce che il numero uno di Cosa Nostra ha scaricato la colpa su Giovanni Brusca, il boia di San Giuseppe Jato. Il capomafia trapanese ha negato ogni accusa che gli viene mossa sul caso: lo ha fatto in maniera ripetitiva per recitare la parte della vittima di un racconto, a suo dire ingiusto, in cui è stato dipinto come un mostro nella vicenda che ha portato alla morte del piccolo Giuseppe Di Matteo - strangolato e sciolto nell’acido a 12 anni - che aveva l’unica colpa di essere figlio di un collaboratore di giustizia, Santino Di Matteo. Uno sgarro che andava vendicato. E che Messina Denaro (ha concluso il ciclo di chemioterapia e sta assumendo farmaci, ma esami e controlli per ora continuano) addossa a Brusca, da poco liberato dopo 25 anni di carcere. 

 

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