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Palazzo Vecchio imbrattato, l'assessore imbarazza il sindaco. Sinistra in tilt

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Christian Campigli
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Un gesto sconsiderato, che ha fatto il giro del mondo. Una condanna pressoché unanime. Verso un gruppo di ecoterroristi. Un assessore che è scivolato sulla famigerata buccia di banana. Fa ancora discutere l'azione dimostrativa di ieri mattina, quando due attivisti del sedicente gruppo denominato “Ultima Generazione” hanno imbrattato con della vernice arancione Palazzo Vecchio, uno dei monumenti più rappresentativi di Firenze. L'assessore all'Ambiente e alla transizione ecologica Andrea Giorgio ha dichiarato di voler parlare e incontrare i due malviventi. Una scelta che non è piaciuta affatto all'opposizione di centrodestra.

“Questi ragazzi sono dei vandali, da alcuni mesi imbrattano quadri, monumenti e palazzi storici per attirare l'attenzione sulle loro tematiche - ha sottolineato il capogruppo in Regione Toscana per Forza Italia, Marco Stella - Dei viziati che non hanno rispetto per il nostro patrimonio artistico e per il lavoro altrui. Mi chiedo chi detti la linea a Palazzo Vecchio, se il sindaco Nardella o l'assessore Giorgio che poi è anche il coordinatore fiorentino della mozione Schlein”.

Sulla stessa linea anche i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai. “Firenze ha un'amministrazione che tende la propria mano ai delinquenti? Siamo di fronte ad una dichiarazione di una gravità inaudita e merita una spiegazione da parte del nostro sindaco. Nardella allontana dalla giunta l'assessore Del Re, rea di aver espresso un'opinione sul passaggio del tram in piazza Duomo, che, curioso a notarsi, è la stessa dell'assessore Giorgio, e sostiene serenamente l’invito dello stesso Giorgio ad ascoltare e confrontarsi con i ragazzi di Ultima Generazione, i barbari di un secondo prima. Quanta ipocrisia, quanta confusione”.

Di assoluta bocciatura anche il giudizio espresso da Emanuele Cocollini, vice presidente vicario del consiglio comunale. “Immaginiamo il dialogo tra queste due anime della sinistra ambientalista, di lotta e di governo. Immaginiamo, e rabbrividiamo. Com’è possibile che un membro della giunta comunale, un rappresentante delle istituzioni, voglia dialogare con chi prende di mira i nostri monumenti, i simboli della nostra storia e della civile convivenza per affermare le proprie ragioni? Al peggio della sinistra, ahinoi, non c’è una fine”.

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