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Cosa succederà alle concessioni balneari: "Proroga illegittima". La sentenza del Consiglio di Stato

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“Illegittima la proroga al 2024”. La sentenza del Consiglio di Stato sulle concessioni balneari lascia senza soluzione il problema che, resta sul tavolo del governo Meloni. Palazzo Spada si è espresso su "un ricorso presentato dall’Autorità garante della concorrenza (Agcm) contro il Comune di Manduria - si legge su MondoBalneare.com - che a novembre 2020 con una delibera di giunta aveva disposto l’estensione delle concessioni balneari fino al 2033 in base a quanto stabilito dalla legge 145/2018". L’Agcm, ritenendo l’estensione al 2033 in contrasto col diritto europeo, in quel periodo aveva presentato svariate diffide contro i Comuni che avevano applicato la proroga al 2033, tra cui quello di Manduria. "Non essendosi quest’ultimo adeguato ai rilievi dell’Antitrust - scrive ancora MondoBalneare.com - il garante della concorrenza aveva deciso di impugnare la delibera innanzi al Tar di Lecce, il quale però ha respinto il ricorso. Ma l’Agcm non ha accettato la decisione del tribunale amministrativo salentino e si è rivolto al Consiglio di Stato". 

Così con sentenza n. 2192 pubblicata il 1° marzo scorso, la sesta sezione del Consiglio di Stato ha dato ragione all’Autorità garante della concorrenza, citando ampiamente la sua pronuncia emessa in adunanza plenaria a novembre 2021, che nel frattempo aveva dichiarato illegittima la proroga al 2033 e proibito qualsiasi ulteriore rinnovo automatico sulle concessioni balneari. "Ci sono tutti gli elementi necessari per consentire alle Amministrazioni di bandire gare per il rilascio delle concessioni demaniali", si sottolinea in un passaggio della sentenza. Il nodo della proroga delle concessioni balneari resta sul tavolo del governo: Bruxelles ha già fatto sapere che l'Italia deve recepire la Bolkestein. Il 20 aprile poi si pronuncerà la Corte di giustizia europea che dovrebbe andare in scia al Consiglio di Stato.

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