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Cospito, guerriglia al corteo di Torino: agenti feriti, rabbia incontrollata degli anarchici

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Gli organizzatori lo avevano preannunciato, ed effettivamente il corteo degli anarchici organizzato a Torino in solidarietà di Alfredo Cospito è stato costellato da tensioni e scontri. La manifestazione era partita in maniera ordinata salvo qualche fermo della Polizia nei confronti di alcuni anarchici e alcuni toni da guerriglia intonati dalla memoria anarchica Pasquale Valitutti: «Alfredo non deve morire e se morirà gliela faremo pagare. Quando si creeranno le condizioni è mia opinione personale e speranza, che le persone che hanno torturato Cospito verranno giustiziate». La situazione è poi degenerata quando il corteo ha raggiunto piazza Arbarello. Gli anarchici hanno iniziato ad imbrattare i muri di scritte contro il 41 bis e contro il ministro Nordio, a colpire le vetrate dei negozi, delle banche e delle auto e a lanciare petardi e bombe carta. La rabbia si è concentrata sopratutto sulla sede della Reale Mutua. 

 

 

Arrivati all’altezza di Porta Palazzo i manifestanti sono stati dispersi dalla Polizia con un fitto lancio di lacrimogeni e degli idranti. Il corteo si è poi ricomposto all’altezza del Sermig, dove i manifestanti hanno lanciato alcune pietre rispondendo alle Forze dell’ordine. Poco dopo è arrivata la prima condanna politica da parte della Lega. Sono oltre 150 le persone identificate. 35 di queste sono state accompagnate in questura: manifestavano con caschi, scudi in plexiglass e artifici esplodenti. Sono in preparazione almeno undici fogli di via. Due agenti sono rimasti feriti in modo non grave. Una vera e propria guerriglia.

 

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