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“Il rischio di razionamento c'è”. Acqua e siccità, il ministro lancia l'allarme

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La siccità torna a spaventare l’Italia nonostante siamo ancora in pieno inverno. Ad affrontare il tema è stato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, intervistato da Radio24 sull’argomento: “Sul razionamento di acqua non c’è alcuna decisione ma credo che dopo un giro di confronto con i grandi consorzi che gestiscono le dighe e il gestore del sistema idrico nazionale bisognerà tirare le somme e può anche darsi che in alcuni territori si arriverà a questo”.

 

 

L’esponente del governo Meloni ha pure sottolineato i rischi sulla produzione idroelettrica causati dalla siccità: “Già l’anno scorso abbiamo avuto qualche riduzione, adesso speriamo si riescano a riempire le dighe nei prossimi 2-3 mesi, qualche pioggia dovrebbe esserci, altrimenti ci saranno delle conseguenze. Dobbiamo analizzare con dati alla mano ma sicuramente un po’ di razionalità nell’uso dobbiamo metterla in atto perché acqua sta diventando uno dei temi più importanti, un bene preziosissimo”. A questo si aggiunge il rischio dello spegnimento per manutenzione di qualche centrale nucleare in Francia, da cui importiamo energia: “Faccio presente un’altra conseguenza, noi importiamo energia dalla Francia da fonte nucleare, e la Francia ha anche un piano di spegnimento di alcune centrali dovuto al fatto che la carenza d’acqua fa mancare l’acqua dei raffreddamenti. Qualche rischio c’è, però naturalmente la valutazione da farsi è quella di mettere in atto una serie di azioni per riempire le dighe il più possibile”.

 

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