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Inchiesta Mps, Visco indagato a Brescia per false comunicazioni sociali

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Nell'inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena finisce anche Ignazio Visto: il governatore di Banca d’Italia risulta indagato a Brescia per false comunicazioni sociali. Fonti della procura lombarda precisano che si tratta di un "atto dovuto" dopo l’esposto depositato da Giuseppe Bivona, fondatore di Bluebell Partners, consulente di fondi e azionisti e considerato il grande accusatore nei confronti della procura di Milano ritenuta inerte su Piazza Salimbeni. Si tratta di un fascicolo nato dopo la querela, depositata a Roma l’1 maggio 2021, in cui Bivona puntava il dito sul governatore Visco e l’ex presidente della Consob Giuseppe Vegas "per aver prestato con atti commissivi ed omissivi il proprio apporto determinante alla realizzazione di quel ’disegno criminoso' e di quel ’piano delinquenziale' attuato dagli ex amministratori di Banca Monte dei Paschi di Siena Alessandro Profumo e Fabrizio Viola", condannati in primo grado a Milano per falso in bilancio e manipolazione informativa. Accuse trasmesse da Roma a Milano, ma poi visto il coinvolgimento di magistrati meneghini ora nelle mani della procura di Brescia, che ha confermato la notizia anticipata dalla Verità.

L’accusa che Bivona muove riguarda la falsa contabilizzazione nei bilanci di Mps di cinque miliardi di derivati inseriti come Titoli di Stato nei bilanci della banca senese 2012-2015 (semestrale). Secondo l'esposto i vertici dei due organi di vigilanza non solo sarebbero stati consapevoli di quanto accadeva nei bilanci dell’istituto senese, ma Visco e Vegas "si adoperarono personalmente per sanare i reati commessi dagli ex amministratori Profumo e Viola" prima e dopo che venissero indagati. La situazione di Visco è connessa a quella dell’ex procuratore di Milano Francesco Greco, accusato di abuso di ufficio per la gestione del fascicolo Mps, e per il quale la procura ha chiesto l’archiviazione: l’udienza di opposizione è prevista per il prossimo 12 aprile. Già sono stati archiviati, invece, altri tre magistrati milanesi, Stefano Civardi, Mauro Clerici e Giordano Baggio sui quali pendeva la stessa accusa. Il 12 aprile segnerà una sorta di spartiacque: se anche la posizione di Greco dovesse essere archiviata, il fascicolo verrebbe trasferito a Milano per competenza territoriale quindi qui verrebbero definite le posizioni degli altri indagati. 

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