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Non è l'Arena, audio segreti di Messina Denaro: con chi parlava prima dell'arresto

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"Sono filorusso, Putin ha ragione e gli ucraini hanno torto, Zelensky è un buffone...". Il boss della mafia Matteo Messina Denaro catturato a Palermo  dopo 30 anni di latitanza  mandava lunghissime note audio ai suoi conoscenti spaziando su tutto e parlando diffusamente della guerra in Ucraina. Lo ha svelato Massimo Giletti nel corso di Non è l’Arena, su La7, domenica 19 febbraio, che trasmesso alcuni messaggi di Andrea Bonafede, questo il nome usato dal boss, inviati a una paziente conosciuta alla clinica "La Maddalena" di Palermo dove era in cura per un tumore.

 

"Quando ci fu Chernobyl nell’86 mia mamma ospitò due ragazze ucraine di famiglie molto ricche... — racconta—. Sono state trattate su un vassoio d’argento per due anni, ma quando se ne andarono non si fecero più sentire. Mia madre cercò di contattarle ma non diedero più risposta. Quella gente è così... So che tu sei pro Ucraina, io invece sono pro civiltà, ma gli ucraini hanno torto. Il primo di tutti è questo… pseudo presidente (Zelensky, ndr). Uno zero, che sta facendo morire un sacco di civili per fare il megalomane, perché lui vorrebbe una guerra mondiale". Il padrino afferma ancora: "Perché invece di fornire armi, gli Stati occidentali non dicono a questo... di presidente di dimettersi? Sistemare le cose e fornire aiuti umanitari... Nel momento in cui si arriverà a questo ti assicuro che io sarò il primo a fare beneficenza a queste persone".

 

Messina Denaro elogia poi il presidente russo: "Non è Putin che vuole mettere i missili in America, è il contrario: sono gli americani che vogliono mettere i missili da Putin. Ovviamente se Putin non fosse una potenza nucleare, l’America lo avrebbe già bombardato, come hanno fatto in Libia. Il discorso nasce nel 2014, hanno fomentato un colpo di stato, è salito questo... ed è da 8 anni che uccidono persone nel Donbass. In questi anni sono morti migliaia di russi, ma tu non lo sapevi perché i giornali non dicono nulla. Ora se ne accorgono perché i morti sono dall’altra parte", dice negli audio in cui non parla solo di guerra ma si autocelebra e parla della sua malattia. Messaggi che fanno emergere una personalità loquace, anzi logorroica, che non esitava a comunicare per ore nonostante la latitanza. 

Gli audio di Matteo Messina Denaro da Massimo Giletti

 

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