Matteo Messina Denaro, la marcia di protesta a Campobello di Mazara: blitz davanti al covo
Il lancio simbolico di una lanterna a rappresentare «la rinascita di un territorio e di un’intera Isola». Si è conclusa così la manifestazione promossa dalle amministrazioni comunali di Campobello di Mazara e Castelvetrano, nel Trapanese, per dire ‘no’ alla mafia. L’iniziativa dal titolo ‘La Sicilia è nostra e non di Cosa nostra’ ha visto sfilare in corteo cittadini, studenti e amministratori pubblici. In testa al corteo i primi cittadini della provincia, il vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Angelo Giurdanella, e il vescovo emerito, monsignor Domenico Mogavero. In vicolo San Vito, a pochi passi dall’ultimo covo di Matteo Messina Denaro, arrestato lo scorso 16 gennaio dal Ros, il sindaco di Campobello, Giuseppe Castiglione, ha acceso una lanterna cinese. «Per la rinascita di questo territorio, in memoria delle vittime e in nome della società civile che vuole vivere nel rispetto della legalità. Viva lo Stato e le forze dell’ordine» il messaggio del primo cittadino, accolto da un lungo applauso.
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