Kraken e BF.7, cosa rischia l'Europa con le nuove varianti in circolazione. Oms: "In aumento"
Kraken si diffonde negli Stati Uniti, BF.7 ha messo ko la Cina. Le super varianti del Covid adesso spaventano l'Europa e mettono in allarme i Paesi dell'Ue. "I dati recenti di alcuni dei Paesi" europei che hanno mantenuto una "forte sorveglianza genomica" iniziano a "indicare la crescente presenza del nuovo virus XBB.1.5", cioè la cosiddetta variante Kraken, "che si è già diffusa rapidamente negli Stati Uniti". Le dichiarazioni sono quelle del direttore dell'Oms per la regione europea, Hans Kluge che spiega come "i casi di variante XBB.1.5. nella nostra regione sono stati rilevati in numero ridotto ma crescente e stiamo lavorando per valutarne il potenziale impatto".
Fra i Paesi con i quali Kluge si è complimentato per avere mantenuto una "forte sorveglianza genomica" ci sono Danimarca, Francia, Germania e Regno Unito. I timori certamente crescono ma l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) non vede "alcuna minaccia immediata" per l'Europa dall'epidemia di Covid-19 in Cina, anche se sono necessarie maggiori informazioni. "In base alle informazioni che l'agenzia ha ricevuto dalla Cina non esiste una minaccia immediata, ma che appunto sono necessarie informazioni più dettagliate e regolari per monitorare l'evoluzione della situazione" ha sottolineato Kluge. "Non possiamo essere soddisfatti".
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La Cina sta affrontando un'epidemia nazionale di coronavirus dopo aver improvvisamente allentato le restrizioni. Diversi Paesi hanno imposto test per il Covid-19 ai viaggiatori cinesi, attirando le ire di Pechino. "Riconosciamo che alcuni Paesi, sulla base del principio di precauzione, stanno attuando alcune misure", ha dichiarato ancora il direttore dell'Oms per l'Europa. "Non è irragionevole che i Paesi adottino misure precauzionali per proteggere le loro popolazioni, in attesa di informazioni più dettagliate condivise in banche dati accessibili pubblicamente", ha proseguito Kluge, sottolineando che qualsiasi misura dovrebbe essere "radicata nella scienza, ... proporzionata e non discriminatoria".
Diversi Paesi hanno imposto il test per il coronavirus ai viaggiatori cinesi. L'Australia e il Canada richiedono ai viaggiatori provenienti dalla Cina di sottoporsi al test prima di imbarcarsi sul volo. Altri Paesi, tra cui Stati Uniti, India, Giappone, Corea del Sud e diversi Paesi europei, hanno annunciato misure più severe per la Covid-19 nei confronti dei viaggiatori provenienti dalla Cina, a causa della mancanza di dati sulle infezioni in Cina e del timore che possano emergere nuove varianti.
Pechino ha minacciato ritorsioni contro i Paesi che richiedono ai viaggiatori provenienti dalla Cina di mostrare un risultato negativo al test Covid-19 effettuato nelle 48 ore precedenti e oggi ha sospeso il rilascio dei visti ai cittadini della Corea del Sud che si recano nel Paese per turismo o affari, in quella che pare una risposta alla mossa di Seul.