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Il patto tra le tifoserie in tutta Europa contro i romanisti. Il retroscena della battaglia ultrà

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Il governo valuta una nuova stretta contro la violenza dentro e fuori gli stadi che potrebbe arrivare già entro questa settimana e dovrebbe prevedere lo stop alle trasferte per i tifosi più violenti (anche per chi li ha semplicemente incitati), daspo a vita, fine delle agevolazioni per l'acquisto dei biglietti.

Ma a tenere banco sono ancora i retroscena sui motivi che hanno portato all' "appuntamento" tra romanisti e napoletani sull'autogrill di Badia al Pino. Secondo il Corriere della sera, in particolare, dal giorno della morte di Ciro Esposito (tifoso napoletano ucciso nel 2014 da un colpo di pistola nei pressi dell'Olimpico) sarebbe scattata una sorta di alleanza tra tifoserie in tutta Europa per farla pagare cara ai romanisti.

Un patto che avrebbe dato i primi frutti già nelle settimane successive, con l'aggressione ai supporters giallorossi da parte dei "colleghi" atalantini, non a caso poi sostenuti nelle spese legali proprio dai napoletani. E ancora, a effettuare ritorsioni nei confronti dei romanisti sarebbero state pure le curve di Paris Saint-Germain, Monaco 1860, Borussia Dortmund, Stessa Rossa di Belgrado e via dicendo.

Di certo i napoletani restano tra i più temibili. Anche a causa dei legami dei vari club di tifosi con la camorra, dimostrati in diverse inchieste, e della decisione della Curva A di aderire in blocco alla tessera del tifoso, che ha comportato il ritorno in massa alle trasferte, organizzate però spesso con auto private e "anonime", talvolta noleggiate, difficili da controllare per le forze dell'ordine.

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