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Migranti, la pretesa delle Ong: vogliono scegliersi il porto sicuro ma solo in Italia

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Le nuove regole decise dal governo sui soccorsi di migranti nel Mediterraneo mandano in tilt le Ong. "Il Viminale ha rifiutato la nostra richiesta di un luogo sicuro più vicino per lo sbarco dei 73 sopravvissuti a bordo della Geo Barents", scrive in una nota Medici senza frontiere la cui nave si sta dirigendo verso nord con a bordo i 73 migranti soccorsi, arrivano da Sudan, Nigeria, Ciad, Eritrea, Sud Sudan, Niger, Ghana ed Egitto. Non ci sono donne a bordo. Alla nave è stato assegnato ieri il porto di Ancona, al pari della Ocean Viking, ma a quanto pare non va loro a genio. Le due navi arriveranno nel porto di Ancona mercoledì 11 gennaio, dopo 4 giorni di navigazione, a poche ore di distanza l'una dall'altra. Inoltre in giornata la Geo Barents ha chiesto alle autorità italiane di effettuare il trasbordo dei 73 migranti soccorsi ieri sulla Ocean Viking, "ma anche questa richiesta è stata respinta", fa sapere Medici senza frontiere.

 

Le motivazioni della protesta sono dovute al fatto che il porto di Ancona è troppo lontano. Il non detto è che le Ong preferirebbero scaricare i migranti in Sicilia o in Calabria.  "In base alle leggi internazionali marittime, l'Italia dovrebbe assegnare il luogo sicuro più vicino alla Geo Barents, mentre per raggiungere Ancona ci vorranno almeno 3,5 giorni e le condizioni meteo sono pessime. Assegnare un porto più vicino avrebbe soprattutto un impatto positivo sulla salute fisica e mentale dei sopravvissuti a bordo. Chiediamo pertanto al Ministero dell'Interno l'assegnazione di un luogo sicuro più vicino che tenga in considerazione la posizione attuale della Geo Barents", ha scritto in una nota Matias Gil, capomissione di Medici senza frontiere.  In realtà i porti più vicini sarebbero in Tunisia o a Malta, ma alle Ong pare che vogliano sbarcare solo in Italia. 

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