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Via libera alla caccia dei cinghiali anche in città, insorgono gli animalisti

Dario Martini
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Via libera alla caccia della fauna selvatica anche nelle zone dove è vietata l'attività venatoria, «comprese le aree protette e quelle urbane». È la novità prevista dall'emendamento alla manovra, a prima firma del capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti, approvato in Commissione Bilancio.

Non significa che tutti i cacciatori potranno imbracciare i fucili e mettersi a caccia di cinghiali. L'emendamento, infatti, prevede che il contrasto alla fauna selvatica sia coordinato e pianificato dall'autorità pubblica. È evidente, però, come la ratio di questo provvedimento sia quella di intervenire concretamente contro il dilagare di alcune specie animali in città come Roma, dove i cinghiali sono un problema serio.

 

Ecco cosa prevede la norma: «Le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano per motivi sanitari, per la selezione biologica, per la tutela del patrimonio storico artistico, per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali e ittiche e per la tutela della pubblica incolumità e della sicurezza stradale (...) possono autorizzare, sentito l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, piani di controllo numerico mediante l'abbattimento o la cattura».

 

Potranno partecipare «i cacciatori iscritti negli ambiti territoriali di caccia», previa «frequenza dei corsi di formazione autorizzati dagli organi competenti a livello regionale o della provincia autonoma e sono coordinati dagli agenti dei corpi di polizia regionale o provinciale». Inoltre, una volta abbattuti, gli animali, dopo essere stati sottoposti ad analisi igienico-sanitarie potranno «essere destinati al consumo alimentare».

Non finisce qui, entro quattro mesi dall'entrata in vigore della legge di bilancio, il ministero dell'Ambiente, di concerto con quello dell'Agricoltura, adotterà un «piano straordinario quinquennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica». Vengono anche stanziati 500mila euro per fronteggiare «i danni causati in particolare dagli ungulati».

 

Sono subito insorti gli Animalisti italiani: «Sarà il far west nelle città». Mentre il deputato Angelo Bonelli dei Verdi accusa il centrodestra di «aver tenuto nascosto il testo fino all'ultimo» e annuncia che si appellerà «all'Unione europea per levare questa norma inaccettabile».

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