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Palù dice basta: “La pandemia Covid non c'è più. L'influenza è più letale”

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Dichiarazioni a sorpresa quelle di Giorgio Palù sul Covid. Il virologo e presidente dell’Aifa non ha paura di parlare della fine della pandemia del virus arrivato a inizio 2020 dalla Cina nel corso di un’intervista col Corriere della Sera: “La pandemia non c’è più. Smettiamo di utilizzare, da un punto di vista virologico e semantico, questo termine. Significa elevare una malattia infettiva ad emblema di urgenza sociale costante a dispetto di altre patologie più impattanti. Non è neppure un’endemia. Non ce ne libereremo mai. Continuerà ad essere presente con picchi nella stagione invernale assieme agli altri virus respiratori”.

 

 

Poi un parallelo con l’influenza: “La letalità del Covid su stima globale è ora dello 0,045% rispetto all’1-2% di quando ha esordito nel nostro Paese. Quindi meno letale dell’influenza che questa settimana, assieme ad altre infezioni respiratorie, ha un’incidenza 5 volte superiore al Covid-19, colpisce 16 adulti e 56-60 bambini sotto i 5 anni ogni mille abitanti. Su 100 casi, circa la metà sono dovuti al ceppo influenzale di tipo A, il 10% a Sars Cov 2 e il 30-40% ad altri virus stagionali”. A che cosa è dovuto questo cambio di rotta? Palù spiega tutto: “Sono cambiati virus e ospiti, noi cioè, per larga parte immunizzati naturalmente o grazie ai vaccini. Nessuna nuova variante è all’orizzonte e Omicron è stabilmente duratura da oltre un anno”. Parola fine sul Covid.

 

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