Bomba Qatargate, si indaga su altri europarlamentari "a libro paga"
Potrebbe allargarsi presto l'inchiesta sulle presunte tangenti dal Qatar che ha travolto il Parlamento europeo. Secondo le indiscrezioni che arrivano da Bruxelles potrebbero esserci altri europarlamentari "a libro paga", è l'espressione che trapela, per favorire gli interessi del Paese del Golfo. È questa l’ipotesi a cui stanno lavorando i pm della procura federale del Belgio, nell'ambito dell'indagine che ha portato all’arresto dell’ex vicepresidente Eva Kaili e dell’eurodeputato Antonio Panzeri.
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Sulla base di un ordine di investigazione europeo, nei giorni scorsi il procuratore aggiunto Fabio De Pasquale ha disposto una serie di perquisizioni eseguite dalla Gdf, anche a casa della moglie e della figlia di Panzeri. Nel corso delle perquisizioni eseguite dalla Gdf a casa degli indagati e in un ufficio milanese, da quanto si è saputo, sarebbero stati individuati 7 diversi conti correnti aperti in diverse banche dall’ex europarlamentare del Pd, poi passato ad Azione, Antonio Panzeri, da Francesco Giorgi, assistente parlamentare e compagno della vice presidente del Parlamento europeo Eva Kaili, e dal sindacalista Luca Visentini, ex segretario della Uil friulana, ora presidente della Confederazione internazionale dei sindacati.
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Tutti e tre sono indagati dalla procura federale del Belgio nell’ambito dell’inchiesta per corruzione che coinvolge anche Qatar e Marocco. Da quanto si è saputo, inoltre, sarebbe stata individuata una cassetta di sicurezza contenente 20mila euro in contanti intestata a Giorgi.