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L'allarme dei medici per l'influenza: "Sintomi forti, a Natale tanti italiani a letto"

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Dal Covid all'influenza. Cambia il virus, l'emergenza non è paragonabile, ma centinaia di migliaia di italiani si ritrovano a letto con la febbre e altri sintomi. «La situazione epidemica dell’influenza sta peggiorando - spiega Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici - l’epidemia è in fortissima ascesa, il picco non è stato raggiunto e ci aspettiamo che si raggiungerà intorno a Natale o dopo. Ma siamo già a livelli che realmente non ci aspettavamo, almeno per questo periodo. Questo significa che un bel po' di gente starà a letto nel periodo delle feste» sottolinea all'Adnkronos Salute il medico.

 

«L’unica maniera per poter evitare» di finire nella rete dei virus stagionali «rimane la vaccinazione. L’altra misura è usare il più possibile la mascherina» spiega ancora Anelli, che fa il punto su come sta andando questa intensa stagione influenzale e lancia ancora una volta un appello a proteggersi, con vaccini e mascherine dove serve. «Quello di indossarla - osserva - dovrebbe essere un atto di responsabilità da parte di tutti coloro che hanno una sintomatologia influenzale ed è anche l’unica maniera per evitare di far circolare nell’ambiente quantità di virus, e quindi ridurne la diffusione».

Secondo l’ultimo monitoraggio, ricorda Anelli, «siamo a 16 casi per mille assistiti. Siamo saliti di circa 3 punti rispetto alla settimana scorsa. Quindi l’influenza è in forte ascesa. E sugli ospedali l’impatto ora comincia a sentirsi. Quello che temiamo però è che la diagnosi differenziale fra Covid e influenza è veramente difficile sul piano clinico e quindi in tutti questi casi sarebbe opportuno fare sempre il tampone per sapere» di quale delle due infezioni si tratta. L’invito è ancora per tutti a vaccinarsi», esorta Anelli. Come procede la campagna di immunizzazione? Oggi, evidenzia, «scontiamo il fatto che il tema delle vaccinazioni sia particolarmente inflazionato», se si considerano anche le chiamate per l’anti-Covid.

«L’invito è ancora a fare il vaccino contro l’influenza ed è rivolto a tutti», anche per mettere al sicuro il Natale. «Sapendo che la vaccinazione è disponibile in tutta Italia presso i medici di medicina generale», ed è gratuita per gli over 60 e per i malati cronici «o per chi lavora nei servizi essenziali come gli operatori sanitari». Anelli insiste sull’importanza di proteggersi dai virus stagionali. Consci anche del fatto che «le persone colpite alla fine sono costrette a rimanere a lungo a casa», perché «la febbre molto alta e l’astenia durano più giorni, dai 3 agli 8», evidenzia.

 

E a chi si dice scettico sulla portata anti-contagio dell’iniezione scudo, scegliendo di non usufruire di questa possibilità di prevenzione, Anelli replica che «il vaccino per l’influenza in realtà funziona. Funziona nei confronti dei virus dell’influenza - chiarisce - Non è che uno si fa il vaccino e per magia non ha più tutte le malattie infettive delle alte vie respiratorie. Ci sono tutta una serie di virosi in giro in questi giorni. Ci sono le malattie da adenovirus e molte altre forme, ma rispetto all’influenza sono più benevole, danno meno problemi e meno giorni di febbre».

«L’influenza rispetto al Covid dà meno problemi, perché ha un indice di mortalità molto più basso, ma ha come svantaggio quello di avere costi sociali molto elevati, perché vediamo che la febbre molto alta dura più giorni, da 3 a 8, e veramente non si riesce ad andare a lavorare perché dà una profonda astenia. Le persone colpite alla fine sono costrette a rimanere a lungo a casa».

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