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Piazzapulita, il passo indietro di Soumahoro da Formigli: "Ho commesso una leggerezza"

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"Non riuscivo a capire cosa stava accadendo, era come ritrovarsi sul ring e sentire piovere colpi, pugni, senza capire da chi provenissero. Se lo rifarei? Mai più! È stato un momento di debolezza umana, me ne scuso". Aboubakar Soumahoro parla a "Piazzapulita", da Corrado Formigli, nel corso della puntata di giovedì 24 novembre. Quarantadue anni, nato in Costa d'Avorio, ex lustrascarpe, bracciante, muratore e facchino. E poi sindacalista e parlamentare oggi costretto ad autosospendersi dal gruppo Alleanza Verdi-Sinistra dopo che, l'inchiesta su coop e migranti, ha travolto la compagna Liliane Murekatete e la suocera. Intorno a lui adesso è scoppiato un vero e proprio caso politico. 

“Chi mi accusa oggi è tornato a far parte della Usb, organizzazione con cui ho un contenzioso, dopo essere passato con me nella Lega Braccianti. Sono tornati indietro perché mi avevano chiesto di destinare loro in forma di stipendio i soldi delle donazioni. Ho rifiutato” racconta Soumahoro al conduttore di LA7 che lo intervista dopo gli attacchi degli ex colleghi della Lega Braccianti riguardo a 56.500 euro che non sarebbero stati rendicontati su un bilancio di 220mila euro. Il parlamentare travolto dalla bufera mediatica esplosa intorno al caso aveva registrato un video in lacrime ma, adesso, a Formigli confessa di essersene pentito. 

“Sono nelle condizioni di poter produrre tutte le prove - ha spiegato Soumahoro - i soldi sono stati spesi per l'acquisto di generi alimentari, gel disinfettante, trasporti, e i rimanenti 56.800 sono andati nell'esercizio 2021. Il bilancio è disponibile sul sito della Lega Braccianti”. Di fronte alle domande del conduttore che vorrebbe aiutarlo a spiegare bene come siano andate le cose il parlamentare tergiversa: “Sono stato poco attento, mentre giravo per il Paese, a quello che c’era a casa mia”. E ancora: "Non sapevo nulla ma se fossi stato a conoscenza di una indagine sulle cooperative gestite da mia suocera non mi sarei candidato”. "Ho fatto una leggerezza" dichiara Soumahoro che, di fronte alla domanda più scomoda del conduttore, non sa però cosa rispondere. "C'è un operatore che ha raccontato che lei frequentava le coop. Quando è andato nel centro migranti - domanda Formigli - non ha visto le condizioni poco dignitose di quei centri di accoglienza? Se non lo sa è grave...".

Poi la richiesta di chiarimento sui pagamenti mai erogati. "Nel 2018 c'era stato un taglio dei finanziamenti - ricorda Formigli - ma poi nel 2021 i soldi sono stati trovati e risultano compensi per 240 mila euro. Risulta che i suoi familiari aprono un resort in Ruanda ma non sono stati pagati i migranti delle coop? Era ignaro di tutto?". “Chi mi accusa oggi è tornato a far parte della Usb, organizzazione con cui ho un contenzioso, dopo essere passato con me nella Lega Braccianti. Sono tornati indietro perché mi avevano chiesto di destinare loro in forma di stipendio i soldi delle donazioni. Ho rifiutato”. Infine Soumahoro ha negato di aver mai usato i soldi delle donazioni per finanziare l’ascesa politica: “Mai, ci ho solo rimesso".

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