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Omicidi Roma, i 5Stelle tornano alla carica: punire i clienti delle escort

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Dopo i casi di Roma dove tre prostitute sono state uccise in casa il Movimento 5 Stelle, attraverso la vice capogruppo al Senato Alessandra Maiorino, torna a chiedere di punire i clienti delle escort. La parlamentare grillina ha inviato una lunga lettera a la Stampa sulla scia della polemica per un articolo pubblicato dal quotidiano diretto da Massimo Giannini in cui lo scrittore romano Patrizio Bati (si tratta di uno pseudonimo) ha raccontato di aver frequentato molte volte la casa delle prostitute cinesi uccise nel quartiere Prati, fornendo un punto di vista che a molti lettori e osservatori è risultato quantomeno fuori luogo.

 

Nella lettera indirizzata a Giannini e alla vicedirettrice Annalisa Cuzzocrea (che in un editoria aveva sottolineato che l'obiettivo del giornale non era "normalizzare l’orrore", ma "mostrarlo") Maiorino premette di occuparsi del tema della prostituzione "da quando sono in Senato (2018) e attraverso incontri, convegni e, non da ultimo, l'indagine conoscitiva che ha visto la commissione Affari Costituzionali di palazzo Madama impegnata per oltre un anno", in cui ha raccolto l'apporto di diverse associazioni femminili e del terzo settore. L'articolo di Bati, spiega, "dimostra che tali associazioni, che si battono da anni per l'introduzione del cosiddetto «modello nordico» in Italia, hanno ragione".

 

"II «clienti», i compratori, sono perfettamente consapevoli che le donne che «usano» sono lì contro la loro volontà, vittime di traffico di esseri umani, di riduzione in schiavitù, di ricatto o altra forma di costrizione diretta o indiretta. Sono perfettamente consapevoli che sono persone a vario titolo «fragili», che la società finge di non vedere, il sistema anti-tratta non riesce a raggiungere, esposte a rischi di ogni tipo, dovendo entrare continuamente in intimità con degli sconosciuti", argomenta la M5s che denuncia la "naturalezza con cui si racconta la sopraffazione, l'abuso, la violenza, la disumanizzazione" delle donne nell'articolo uscito su La Stampa. Il "vero punto centrale" è "la responsabilità del compratore" di sesso. Maiorino spiega che "Paesi come la Svezia per prima, ma a seguire Norvegia, Islanda, le due Irlande, la Francia e a breve la Spagna, hanno adottato il «modello nordico» (o «paritario»), che consiste proprio nell'accendere il riflettore sul primo responsabile dell'infinita catena di abusi che si riversano sulle donne: il cliente".

 

Su questa scia "ho depositato un disegno di legge in materia che prevede appunto la punizione del cliente, dapprima come ammenda amministrativa, con sanzione penale per recidiva poi" ricorda Maiorino. "L'Italia deve riflettere su una modifica della legge Merlin che vada verso il modello nordico, l'unico che soddisfi a un tempo la necessità del raggiungimento di un'autentica parità di genere, la tutela dei più fragili (delle più fragili) e un serio contrasto al traffico di esseri umani", conclude la parlamentare del movimento di Giuseppe Conte. 

 

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