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Sondaggi, metà degli italiani è contro le Ong. Anche a sinistra piace la linea dura

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Pietro De Leo
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Ancora una volta, tanto per cambiare, la sinistra si mette fuori asse rispetto al sentimento diffuso del Paese. Il tema è, ovviamente, la politica migratoria e soprattutto il braccio di ferro tra Italia e Francia. Dove alcuni sondaggi dimostrano una diffusa preferenza verso le posizioni assunte dal governo di Roma. Una rilevazione di Swg, realizzata per il Tg di La7, diretto da Enrico Mentana, fornisce un dato significativo: il 57% del campione si schiera con l'Esecutivo Meloni. Appena il 12%, invece, propende per la linea dell'Eliseo. E il 34%, invece, si accomoda sulla collina dell'equidistanza. Peraltro, il sondaggio Swg segna una crescita per tutti i partiti di governo, che sull'immigrazione hanno mostrato una linea con qualche sfumatura di differenza, ma è condivisa nel fondamento. Tutto questo costituisce riprova di un dato: il dito che partiti e commentatori della sinistra hanno puntato contro l'Italia non trova riscontro nell'animo dei cittadini.

 

Andando a ben vedere, anche nel popolo del centrosinistra il mantra dell'ideologia dell'accoglienza viene respinto. Lo testimonia una rilevazione pubblicata da Libero, l'altroieri. Un'affermazione -test diceva questo: «Nei confronti dell'immigrazione, lo Stato Italiano dovrebbe comportarsi in modo più severo». Ebbene, il 61% degli elettori del Pd presenti nel campione si è detto «molto o abbastanza d'accordo» con il concetto. Una percentuale che si abbassa, ma non di tantissimo, anche nel Movimento 5 Stelle, al 55%. Stessa cifra per i Verdi-Art.1. Attenzione, proprio quest' ultimo blocco di sinistra è quello i cui leader promuovono tutti i mantra favorevoli all'immigrazione, dal multi culturalismo all'accoglienza senza limiti. Questo, probabilmente, può trovare una spiegazione economico -sociale, ossia che c'è refrattarietà a dividere il welfare con gli immigrati che sono difficilmente integrabili nella società.

 

Addirittura, la richiesta di severità trova più spazio a sinistra che nel Terzo Polo, dove la percentuale tra chi non è d'accordo e chi invece è favorevole si attesta equamente sul 49%. Diverso, ma non opposto, il responso per un'altra affermazione che faceva parte del test, sull'utilità di un «blocco navale davanti alle coste libiche e tunisine, prendendo accordi con quei governi e con l'Europa». In questo caso, si è detto favorevole il 44% degli elettori Pd del campione, che sale al 50 nel Movimento 5 Stelle e al 57 tra i Verdi-Articolo1. Poi c'è il caso specifico che riguarda il criterio degli «sbarchi selettivi», applicato agli ultimi arrivi delle Ogn sul porto di Catania. Una scelta figlia del gioco di squadra Meloni-Piantedosi-Salvini che, anche in questo caso, ha suscitato gli strali della sinistra.

 

Secondo una rilevazione di Termometro Politico, realizzata qualche giorno fa, il blocco progressista trova un riscontro minoritario. Per il 50,7% del campione, infatti, la scelta di non far sbarcare tutti è giusta. Addirittura, il 30,5% del campione sostiene che vada «completamente bloccato qualsiasi sbarco». Tra i contrari, invece, c'è da fare un distinguo: il 28,2%, infatti, osserva che prima devono sbarcare tutti ma poi chi non ha diritto all'asilo dovrebbe essere espulso. Appena il 18,7% ritiene giusto accogliere tutti, «senza distinzioni, senza respingere nessuno».

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