David Rossi, Zanettin non è sorpreso dall'indagine sui pm: “Inviammo le carte a Procure e Csm”
Il senatore Pierantonio Zanettin, nella scorsa legislatura presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, ha commentato la notizia, riportata dal 'Messaggero' e dalla 'Verità', dell'indagine sui tre pm di Siena, titolari del fascicolo sul decesso dell'ex capo della Comunicazione di Mps, per la mancata verbalizzazione della perquisizione, con annessa ispezione informatica e sequestro, della stanza del manager: “Quando abbiamo raccolto le dichiarazioni sia delle forze di polizia, intervenute immediatamente dopo la morte di David Rossi, sia del colonnello Aglieco (ex comandante provinciale dei carabinieri di Siena, ndr) avevamo capito che potevano emergere profili di possibili reati e abbiamo immediatamente trasmesso tutte le carte sia alla Procura di Genova sia al Csm sia alla Procura Generale ciascuno per i profili di propria competenza. Questa intuizione, probabilmente, ha trovato conferma nelle attività della Procura di Genova per la parte relativa al sopralluogo”.
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“Questo è un aspetto importante - prosegue il senatore di Forza Italia - ma ci sono anche molti altri aspetti che attendono di essere chiariti. Chi e perché ha cancellato il video (in cui si vedono due persone uscire dalla sede di Mps, ndr), cosa ci facevano alle ore 20 quei dipendenti a Mps e perché sono usciti da un'uscita secondaria, perché il portiere ha detto che tutte le porte erano chiuse e invece quella era aperta e facilmente fruibile". "Restano tante cose non chiare, vediamo che il lavoro sinergico della Commissione e della magistratura porta a sviluppi di cui attendiamo gli esiti", continua Zanettin. Riguardo al fatto che, al contrario della procura di Genova, il Csm non sembra essersi mosso, Zanettin glissa: “Questa domanda andrebbe fatta ad Ermini (vicepresidente del Csm, ndr)”.
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