The Economist fa la caricatura dell'Italia per criticare Liz Truss. Pizza, spaghetti e instabilità
L'Economist mette alla berlina l'Italia con un colpo "di rimbalzo". Il settimanale finanziario prende di mira la premier britannica Liz Truss, che ha sostituito Boris Johnson a Downey Street. "Benvenuti a Britaly"; titola la rivista britannica che in copertina pubblica un’immagine della premier raffigurata con degli spaghetti arrotolati su una lancia a forma di forchetta, un elmo romano e uno scudo a forma di pizza con il disegno della Union Jack. Insomma, l'Italia spaghetti, mandolino e instabilità politica...
Tory MPs are in disarray, and Liz Truss has become the human equivalent of Larry the cat, living in Downing Street but wielding no power. Things are turning ever more Britalian: https://t.co/Wf26N0kFPv pic.twitter.com/c1KoKtsMfu
— The Economist (@TheEconomist) October 20, 2022
"Un paese di instabilità politica, bassa crescita e subordinazione ai mercati obbligazionari", scrive The Economist ricordando come nel 2012, proprio Liz Turs e l’ex Canelliere dello Scacchiere, Kwasi Kwarteng, avevano usato l’Italia come monito in un opsucolo intitolato ’Britannia Unchained’. "Servizi pubblici gonfi, crescita bassa, scarsa produttività: i problemi dell’Italia e di altri paesi dell’Europa meridionale erano presenti anche nel Regno Unito", avevano avvisato Truss e Kwarteng. Ora, a dieci anni di distanza "Truss e il signor Kwarteng hanno contribuito a rendere il confronto inevitabile".
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"La Gran Bretagna è ancora segnata da una crescita deludente e dalla disuguaglianza regionale. Ma è anche ostacolato dall’instabilità politica cronica e sotto il controllo dei mercati obbligazionari. Benvenuti in Britaly", si legge ancora nell’articolo dell'Economist. "Il confronto tra i due paesi è inesatto. Tra il 2009 e il 2019 il tasso di crescita della produttività del Regno Unito è stato il secondo più lento del g7 , ma quello italiano è stato di gran lunga peggiore. Il Regno Unito è più giovane e ha un’economia più competitiva. I problemi dell’Italia derivano, in parte, dall’essere all’interno del club europeo; quelli del Regno Unito, in parte, dall’essere fuori", scrive ancora il settimanale finanziario.
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