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La luce (e il gas) in fondo al tunnel: possibile calo del prezzo delle bollette

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Da giorni il prezzo del gas continua a calare. Quello scambiato sulla Borsa italiana, che viene utilizzato anche per determinare i prezzi delle bollette, è sceso a 66 euro al Megawattora. Sulla Borsa olandese, il gas è crollato ieri di un altro 11 per cento, fino a 112 euro al Megawattora. Ad agosto aveva sfondato i 340 euro. Ma il dato è lontano anche dai minimi degli scorsi anni, quando quotava intorno ai 20 euro.

Se la discesa del prezzo del gas continuerà o si terrà stabile su questi valori, il prezzo del metano sul mercato tutelato per ottobre potrebbe rimanere fermo se non calare, smentendo le previsioni che parlavano di aumenti del 70 per cento per le bollette.

 

L’Arera, l’Autorità dell’energia, farà i suoi conteggi a inizio novembre. Il meccanismo di calcolo è basato su una media dei prezzi rilevati giorno per giorno sul mercato nel mese di riferimento delle bollette. A ieri, martedì 18 ottobre, la media era di circa 107 euro al Megawattora, che si traduce in un prezzo della materia prima di circa 1,14 euro per metro cubo di gas. Nel trimestre appena passato, da giugno a settembre, il prezzo è stato di 1,10 euro. Ma oltre alla componente energia è comprensivo di altre voci, alcune delle quali sono state “calmierate” dall’Authority per alleggerire il conto.

Quindi, se il trend dovesse confermarsi quello degli ultimi giorni, è possibile che le bollette del gas di ottobre possano rimanere invariate. Sulla “volatilità” dei prezzi vuole incidere il «tetto dinamico» proposto dalla Commissione europea. Su ogni mercato nazionale, il prezzo del gas non potrà salire o scendere oltre una certa soglia. Una misura che dovrebbe rendere più prevedibili gli andamenti e le variazioni dei costi per le famiglie e le imprese.

 

Ma non è tutto. Se il prezzo del gas manterrà questo percorso discendente - spiega il Messaggero - anche per le bollette elettriche al prossimo adeguamento previsto per gennaio potrebbero arrivare buone notizie, con un calo dei prezzi. Le previsioni hanno un grado di incertezza. Lo scenario sui mercati, come dimostrato in questi mesi, può cambiare rapidamente, le variabili, sono tante. Per adesso però, un po’ di luce in fondo al tunnel si intravvede. In Spagna ieri, il prezzo del gas sul Mibgas è scivolato a 34,30 euro per Megawattora, addirittura sotto il tetto di 40 euro fissato dal governo iberico per la produzione termoelettrica.

In un dossier, l’Ufficio Parlamentare di Bilancio ha inoltre spiegato che per aiutare le famiglie più povere, sarebbe meglio trasformare gli sconti sulle accise della benzina in bonus. Se si riducesse di circa il 50 per cento lo sconto sulle accise sui carburanti e si utilizzassero le risorse così liberate per trasferimenti compensativi, spiega l’Upb, l’aggravio di spesa a carico del primo decile di famiglie italiane «si ridurrebbe di 0,6, 0,9 o 1,3 punti, a seconda che la compensazione monetaria fosse erogata con modalità analoghe al bonus 200 euro, al bonus 150 euro o ai nuovi bonus sociali». 

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