Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Baby Gang-Simba La Rue, trapper in manette. Il ruolo della suora e il commento di Salvini

  • a
  • a
  • a

La faida tra rapper finisce di nuovo con le manette. Sono stati entrambi arrestati Simba La Rue (Lamine Mohamed Saida il vero nome) e il collega Baby Gang (Zaccaria Mouhib), nell'ambito di un'operazione congiunta di carabinieri e polizia in relazione a un'aggressione a colpi di arma da fuoco avvenuta a Milano nella notte tra il 2 e il 3 luglio scorso. In manette finiscono in tutto nove persone, compresi quattro giovani accusati di aver quasi ucciso Simba La Rue a colpi di coltello un paio di settimane prima a Treviolo.

Carabinieri e polizia, coordinati dalle procure di Milano e Bergamo, hanno tirato le somme con due indagini distinte ma parallele sulle violenze delle bande di trapper. Era in stampelle, Simba, lo scorso 3 luglio in via Alessio De Tocqueville, una delle strade della movida, quando con altri dieci amici del suo entourage ha attuato una «caccia armata» per punire un ragazzo senegalese colpevole di presunti vecchi torti. Come ripreso dalle telecamere di sorveglianza costretto a camminare con le stampelle, usate poi come armi improprie nella rissa, per le conseguenze dell’aggressione subita in provincia di Bergamo il 16 giugno. E per la quale a distanza di pochi mesi sono stati individuati e arrestati quattro giovani ritenuti far parte di un altro schieramento, quello di «Baby Touchè». Anche lui giovane trapper, protagonista con Simba, di un rivalità degenerata in una serie di aggressioni e ritorsioni.  

 

Faida che a Simba, ventenne italo-tunisino di Lecco, è costata, oltre al rischio di perdere l’uso della gamba, un arresto lo scorso fine luglio per aver a sua volta sequestrato e picchiato il rivale Touchè a inizio del mese precedente. Un periodo in carcere come disposto dal gip Guido Salvini tramutato dal tribunale del Riesame negli arresti domiciliari nella comunità giovanile Kayros di Vimodrone. È qui che i poliziotti della Squadra mobile e i militari della compagnia Duomo lo hanno prelevato per riportarlo in carcere con le accuse di rissa, lesioni, rapina aggravata e porto abusivo di arma da sparo.

Sarebbe nata dalla spinta a una giovane ragazza la rissa con successiva sparatoria nella notte del 3-4 luglio scorso in zona corso Como a Milano. La giovane - G.F. - avrebbe confermato alla squadra mobile di Milano il 13 luglio 2022 le genesi e la dinamica dell’aggressione. Ha infatti riferito di essersi recata assieme ai suoi amici senegalesi - poi vittime dell’aggressione - e ad alcune ragazze in una discoteca e nelle prime ore del mattino avrebbero iniziato ad uscire. Il giovane africano è uscito pochi istanti prima di lei che lo avrebbe notato sul marciapiede opposto intento a discutere con alcuni ragazzi chiedendo che si scusassero per aver urtato la ragazza. Da quell’istante è partita l’aggressione di massa con tanto di furto di una collana di oro giallo, 400 euro in contanti, documenti di identità e vari effetti personali.

Nella casa nella disponibilità di Baby Gang a Sesto San Giovanni, perquisita questa notte dai carabinieri di Milano, sono state trovate armi illegali e simulacri di mitragliatori e kalashnikov. In particolare una pistola Beretta calibro 7,65 trovato sotto un cuscino con la matricola ma di provenienza non chiara. I carabinieri della Compagnia di Milano Duomo ritengono di aver "decapitato" dopo oltre sei mesi di attività investigativa la banda e parlano di una disponibilità inusuale di armi e capacità di approvvigionarsi da parte della banda anche rispetto al passato. Non più solo armi da taglio ma da fuoco. Sono le stesse che vengono poi utilizzate per girare i videoclip musicali con l’obiettivo di accrescere il "potere" sui social e il numero di follower. 

 

Nell'ambito dell'inchiesta, emergono altri particolari sulla vicenda. Simba La Rue, e la fidanzata "Bibi" parlavano attraverso il telefono di una suora operatrice della Comunità Kairos di Vimodrone gestita da Don Claudio Burgio. È quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip. Nel fascicolo si legge che il 9 settembre 2022 nel pomeriggio Simba la Rue ha utilizzato il cellulare di una suora operatrice della Comunita si é messo in contatto 2 volte con la ragazza, e più tardi nel corso della stessa giornata, "Bibì" ha richiamato direttamente la suora che l’ha rassicurata in merito al fatto che le avrebbe consentito di avere contatti con il fidanzato.

Simba era tornato nella comunità Kairos dal Centro clinico del carcere di San Vittore, su decisione del tribunale del Riesame, proprio l’8 settembre a causa della situazione della sua gamba accoltellata il 16 giugno scorso in continuo peggioramento e con l’operazione chirurgica presso l’ospedale San Gerardo di Monza programmata per il successivo lunedì 12 settembre per limitare i danni al nervo femorale della gamba destra causati dalle coltellate, danni che probabilmente solo in parte possono essere recuperati.

Le stesse contestate a Baby Gang. Anche lui come Simba quest’anno era già stato arrestato e finito in carcere. Esattamente lo scorso 19 gennaio quando è stata eseguita l’ordinanza in cui gli venivano contestate due rapine commesse nell’estate del 2021. Era stato poi rimesso in libertà dai giudici del Riesame un mese dopo con l’annullamento del provvedimento restrittivo. 

Sulla vicenda si è espresso anche Matteo Salvini. «Così avranno tanto tempo per comporre e cantare» ha scritto il leader della Lega su Facebook.

Dai blog