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Milano, gli studenti di sinistra non accettano l'esito del voto e occupano il Liceo Manzoni

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Occupazione di protesta contro l’esito delle elezioni politiche del 25 settembre che hanno visto trionfare il centrodestra. È la scelta fatta degli studenti e le studentesse del liceo classico Alessandro Manzoni di Milano. «Abbiamo occupato la nostra scuola - hanno scritto in una nota gli alunni - per parlare e confrontarci sulla situazione in cui versano le nostre vite. Crisi e disastri climatici sono ormai all’ordine del giorno, provano lentamente ad abituarci a un lavoro precario, sfruttato e mortale, e, come se non bastasse, ci prepariamo ad entrare in una fase politica pericolosa e repressiva, visti gli ultimi risultati elettorali». 

 

 

«Abbiamo preso coscienza - spiegano ancora i ragazzi - di questa situazione e abbiamo deciso che questa volta non staremo fermi a guardare, non rimarremo passivi davanti a un presente che cerca con ogni mezzo di toglierci il futuro che ci appartiene. Ci siamo presi e prese uno spazio che troppe volte si è dimostrato repressivo e inadatto nel tentativo di dimostrare che non solo è possibile che studenti e studentesse decidano autonomamente di prendersi dei loro spazi, ma che è anche giusto e deve diventare una pratica normalizzata; se voi ci toglierete dei nostri spazi noi saremo pronti a riprenderceli e non cederemo più su quelle cose che riteniamo indispensabili per la nostra formazione». 

 

 

Poi, rivolgendosi direttamente alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni - per distacco primo partito alle urne - e a Confindustria, dichiarano: «Non siamo più disposti a tirarci indietro, far finta di nulla e aspettare che voi cambiate le cose, perché, nonostante tutto, sempre e comunque, la scuola siamo noi».

 

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