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Migranti, Sea Watch 3 minaccia: “Pronti ad entrare in porto non assegnato”

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L’emergenza migranti continua ad interessare l’Italia. La nave Sea Watch 3, con 428 persone a bordo che da giorni attendono sul ponte della nave umanitaria - tra loro oltre un centinaio sono minori, 68 dei quali hanno affrontato la traversata del Mediterraneo da soli - ha dichiarato lo ‘stato di necessità' ed è pronta ad un’azione di forza. “Abbiamo chiesto alle autorità di assegnarci un porto sicuro il prima possibile. In caso contrario, l’equipaggio sarà costretto a raggiungere un porto anche senza esplicita assegnazione per poter finalmente sbarcare le persone” le parole della ong in una nota, in cui si sottolinea che la decisione arriva dopo “10 richieste di Pos (Place of safety) e la situazione non è più sostenibile. I rifornimenti si esauriranno entro domani, le persone e l’equipaggio sono esauste. La loro tutela non può essere più garantita”.

 

 

Nel frattempo sono 89 i migranti sbarcati stamane nel porto commerciale di Augusta, in provincia di Siracusa, tratti in salvo insieme a circa 600 persone dirottate tra Pozzallo e Messina. Tra quelli approdati nella rada del Siracusano vi sono minori non accompagnati che saranno trasferiti in un centro di accoglienza. Sono invece sbarcati a Pozzallo, nel Ragusano, ulteriori 270 migranti soccorsi dal pattugliatore Monte Cimone della Guardia di finanza a bordo di un motopesca al largo del mare di Noto. Si tratta di 200 uomini, 65 minori e 5 donne. Altri 300 migranti circa che si trovavano sul motopesca sono stati presi a bordo della nave Corsi della Guardia costiera che si è diretta a Messina. Numeri da capogiro.

 

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