Fondi russi, niente nomi italiani nel dossier Usa. Gabrielli smonta il caso davanti al Copasir
Come ampiamente prevedibile, non ci sarebbero allo stato attuale nomi né di politici né di partiti italiani nel dossier Usa. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio e autorità con delega sui servizi segreti, Franco Gabrielli, lo avrebbe detto nel corso dell’audizione davanti al Copasir sul rapporto dell’intelligence statunitense secondo cui, dal 2014 a oggi, la Russia ha finanziato con 300 milioni di dollari i partiti politici in diversi Paesi del mondo. A quanto si apprende, Gabrielli ha illustrato i rapporti di Dis e Aise redatti sulla base delle informazioni ricevute dagli Usa, e nei dossier non ci sarebbero nomi di politici o di partiti italiani.
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Nel corso dell'audizione Gabrielli avrebbe anche fatto riferimento alla telefonata tra il premier Mario Draghi e il segretario di Stato americano Antony Blinken. Quest’ultimo avrebbe garantito l’assenza, allo stato, di riferimenti a partiti politici italiani nel dossier.
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In mattinata, entrando nella sede del Copasir in piazza San Macuto, Gabrielli aveva anticipato ai cronisti che con poteva dire "chi era l’assassino" prima dell'audizione, frase che aveva fatto alzare più di un sopracciglio. "Non ci sono assassini", aveva poi chiarito il sottosegretario.